Capriolo ai giardini in corso Bettini

ROVERETO. E’ stata una vera sorpresa per i residenti di corso Bettini trovarsi a tu per tu con un capriolo. L’ungulato, una femmina di un anno e mezzo, sceso con ogni probabilità dal Bosco della...



ROVERETO. E’ stata una vera sorpresa per i residenti di corso Bettini trovarsi a tu per tu con un capriolo. L’ungulato, una femmina di un anno e mezzo, sceso con ogni probabilità dal Bosco della città, si è insinuato nel giardino del civico 23 e da lì non riusciva più a ritrovare la strada di casa. L’animale ha cercato in ogni modo di tornare sui propri passi, ma nei disperati tentativi, scalpitando sui gradoni che si affacciano sul bosco, ha fato abbastanza rumore da svegliare le famiglie che abitano nella casa. I quali non sapendo come prendersi cura dell’ungulato, hanno chiamato il 115.

L’allarme è partito attorno alle sette del mattino e in corso Bettini si è precipitata una squadra dei pompieri volontari, che ha dovuto tenere a bada il giovane capriolo in attesa che arrivasse il personale del centro faunistico Casteller. L’addetto era però impegnato in un altro intervento ed ha così impiegato circa tre ore per raggiungere Rovereto. Durante quel lasso di tempo l’animale selvatico è stato tenuto d’occhio dai pompieri. Una volta giunto in corso Rosmini, l’addetto ha catturato il capriolo per portarlo al Casteller, dove la bestia è stata visitata dai veterinari. Sta bene, è in buona salute e verrà reintrodotta nel suo ambiente.

Un altro allarme ieri mattina ha fatto accorrere i pompieri sulla pista ciclabile, all’altezza del ponte ferroviario. La segnalazione parlava di una vipera, che però alla prova dei fatti si è rivelata essere un “cucciolo” lungo (o corto, a seconda dei punti di vista) una decina di centimetri. Il rettile è stato catturato dai pompieri e poi liberato in una zona che tutelasse al tempo stesso l’animale e le persone.

Terzo intervento alla Marangoni, dove i dipendenti avevano segnalato uno sciame di api che si era installato sotto una tettoia esterna dello stabilimento di via del Garda. Assieme ai pompieri, è intervenuto un apicoltore di Mori che ha “convinto” le circa tremila api a entrare da sole nell’alveare. Quando anche l’ultima ape si è insediata nella nuova casa, l’alveare è stato chiuso. Ora lo sciame andrà a ingrossare le fila dell’apicoltore.

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