Capire il rischio di valanghe leggendo i bollettini meteo

L’indagine del CeRISM di Rovereto rivolta a i frequentatori della montagna: ecco come partecipare per imparare a pianificare le escursioni in sicurezza


di Marco Benedetti


TRENTO. Negli ultimi anni, il numero di incidenti in montagna è significativamente aumentato, a fronte anche del numero sempre crescente di persone che amano praticare sport invernali in montagna. Tale dato pone il problema di comprenderne le cause. E proprio con questo intento il CeRISM (Centro di Ricerca "Sport, Montagna e Salute" dell'Università degli Studi di Verona, con sede a Rovereto e diretto dal professor Federico Schena), che da tempo si occupa di ricerca di base e applicata nell'ambito dell'attività fisica e sportiva, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Trento, il Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento e con l'Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha progettato un’indagine, rivolta a tutti gli appassionati frequentatori della montagna invernale. Scialpinisti, ciaspolatori e amanti della montagna nella provincia di Trento possono oggigiorno contare su un utile strumento per la pianificazione delle loro escursioni, ovvero l’indice di pericolo diramato dall’agenzia nivo-meteo locale Meteotrentino, indice che rappresenta una misura affidabile della probabilità che si verifichi una valanga. Tuttavia, l’analisi dei distacchi provocati negli ultimi 15 anni nella provincia di Trento in presenza di valori elevati di pericolo mostra che le persone frequentano le montagne anche in condizioni non adeguate, ignorando volutamente o sottovalutando l’indice di pericolo diramato. L'indagine ha come obiettivo quello di studiare come le persone, sulla base delle informazioni del bollettino neve-valanghe, compiano le proprie scelte di escursione e come tali scelte siano moderate dagli stili cognitivi individuali. Il campione è stato scelto tra appassionati di sport invernali e viene richiesto di fornire le risposte in base alla propria esperienza personale. Ad ogni soggetto in pratica verranno presentati una serie di bollettini, simulando una serie di scenari ipotetici, ma realistici. I bollettini riporteranno fedelmente le informazioni meteo disponibili e l’indice di pericolosità diramato relativi ad una determinata località e faranno riferimento ad un’escursione specifica, nota a tutti e di media difficoltà. Al soggetto viene poi chiesto, con riferimento ai vari scenario descritti nei bollettini, di decidere se: (a) andrebbe o non andrebbe a fare quella escursione da solo; (b) andrebbe o non andrebbe a fare quella escursione con altri due escursionisti con pari esperienza (c) consiglierebbe quella escursione ad un gruppo di amici di pari/inferiore/maggiore esperienza (d) andrebbe a fare quella escursione, programmata da tempo, sapendo che è l’ultima che potrà fare in tutta la stagione (etc.). Per partecipare allo studio si può contattare Stefania Pighin all'indirizzo mail questionario.valanghe@gmail.com

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