«Cantinota, perché sequestrare anche il ristorante?»

Il consigliere provinciale Fugatti contro i sigilli apposti allo storico locale accusato di «troppa movida»



TRENTO. «La chiusura della Cantinota sia nella sua parte dedicata al ristorante, che in quella della discoteca, ci pare eccessiva». Ad affermarlo, in una nota, è il segretario della Lega Nord del Trentino, a proposito dei sigilli messi ieri allo storico locale del centro città. «Se la problematica - prosegue Fugatti - è legata a una questione di rumori serali, possiamo eventualmente capire una decisione che riguarda la discoteca, anche se occorre dimostrare pure in questo caso la fondatezza delle motivazioni. Ma non capiamo certo la chiusura obbligata anche del ristorante. Non crediamo infatti che il ristorante possa causare disagi di rumori serali quanto quelli eventualmente creati da una discoteca. Oltretutto obbligare un ristorante alla chiusura in un periodo come questo, molto vicino alle feste natalizie, con le prenotazioni in fase di gestione, può essere molto problematico per i gestori».

«Se la vivibilità di una zona cittadina deve essere comunque garantita - conclude il leghista - ciò non deve però essere fatto con azioni che mettono in difficoltà le attività produttive esistenti, che in questo momento particolare di crisi economica sono già in una situazione di difficoltà. Le Autorita competenti diano quindi le spiegazioni per una simile decisione, che ci pare abnorme in quanto relativa anche al ristorante, e mettano nelle condizioni di poter lavorare gli esercenti che intendono farlo».













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