Canazei, protesta in rete: «È la piramide-mostro»

La denuncia parte da Facebook: fate qualcosa per tutelare il paesaggio. Il proprietario, Enzo Soraperra: «Storia lunga, innescata dalla crisi di una banca»


di Valentina Redolfi


CAMPITELLO. Fino ad ora nessuno (se non in campagna elettorale) ha mai avuto il coraggio di uscire pubblicamente con una critica nei confronti di quello che alcuni considerano uno dei “mostri” della Val di Fassa, come il Solaria a Mazzin e il Centro Commerciale di Campitello. Ma ora la polemica è partita su Facebook, per l’esattezza sulla pagina di “Fassa Gossip” che nei giorni scorsi, ha pubblicato un articolo provocatorio e di protesta sull’edificio, più vicino a Canazei (ma in realtà nel territorio del Comune di Campitello), di proprietà della società Valeron srl, dell’architetto e consigliere di minoranza del Comune di Canazei, Enzo Soraperra.

La struttura, a forma di piramide, che dovrebbe diventare un albergo, è in cantiere ormai dal 2006 ma attualmente presenta solo la struttura portante in ferro, e perciò è particolarmente impattante da più punti di vista del Comune di Canazei. Sul blog Fassa Gossip, la “piramide” viene definita “Un mostro per rovinare il nostro paesaggio”, ma l’attenzione viene data anche alla pericolosità del cantiere e alle responsabilità sia del proprietario, che dell’amministrazione di Campitello.

Sentito al telefono, l’architetto Enzo Soraperra spiega: «La storia è un po’ più lunga e oltre che al paesaggio, si dovrebbe pensare alla situazione economica. Il finanziamento mi era stato concesso dalla Banca Popolare di Lodi e quella del Trentino. Poi però hanno subito una forte crisi finanziaria, vicina al fallimento, se non fosse stato per motivi politici. La gestione del finanziamento è passata alla Banca Popolare di Verona che però, non solo, non ha più avuto intenzione di finanziare la struttura, ma di fatto mi è stato impedito di andare avanti con altre banche. L’obiettivo è quello di andare avanti, ho anche ricevuto il rinnovo della concessione, ma non è facile. Si potrebbe sempre vendere l’immobile, ma chi lo comprerebbe? Persone o società da fuori e sono sempre stato contrario a queste cose».

Tra i numerosi commenti su internet (per lo più contrari all’impatto ambientale della struttura sul panorama di Canazei) c’è il figlio del sindaco Renzo Valentini che chiarisce la posizione del Comune di Campitello e scrive: «I permessi sono stati dati più di 20 anni fa, e il comune di Campitello non ha “intascato” niente. Il problema è che l’opera non è pubblica, ma privata, e oggi il Comune non può fare niente di più di ciò che già sta facendo, cioè sollecitare chi di dovere (proprietari, costruttori, responsabile del cantiere) per risolvere la situazione». Intanto tra i commentatori c’è anche chi sarebbe disposto a mettere mano al portafogli per pagare l’abbattimento.

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