Camper selvaggio, giro di vite dei vigili 

Le penne nere arrivate in anticipo hanno parcheggiato nei parchi pubblici Le forze dell’ordine li sfrattano, potranno campeggiare in città da mercoledì


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Ci siamo: la settimana dell'Adunata è ormai arrivata e la città si prepara ad accogliere "l'invasione" di alpini in arrivo nei prossimi giorni. Le prime "avanguardie" alpine sono intanto già arrivate e, per parchi e parcheggi della città, si iniziano già a scorgere i primi camper e tendoni, rigorosamente decorati con la bandiera tricolore. Sono principalmente penne nere del nord Italia, arrivate con qualche giorno d'anticipo per godersi la città, prendere posto prima dell'arrivo dei "grandi numeri" e preparare con calma le attrezzature che li accompagneranno in questa avventura. È il caso di quattro amici, provenienti da quattro sezioni Ana diverse (Brescia, Udine, Treviso e Parma), che sono arrivati a Trento nella giornata di sabato, trovando però più di qualche intoppo nella sistemazione.

Li incontriamo nel parco di piazza Venezia, intenti a riporre nei loro camper e in un furgone le varie attrezzature che avevano disposto, tra cui un tendone e diverse sdraio che avevano disposto sul prato. «Siamo arrivati ieri mattina -spiegano Ugo Mabellini della sezione Ana di Brescia e Piervittorio Cosalo della sezione di Udine - ci siamo sistemati qui e nel primo pomeriggio sono passati dei vigili, che non ci hanno segnalato particolari problemi. La sera però, verso le 7.30, è arrivata una volante ed un altro vigile molto arrogante ci ha detto che ce ne saremmo dovuti andare entro questa mattina, altrimenti la situazione sarebbe diventata penale e ci avrebbero portati in tribunale. Questa mattina, hanno rincarato la dose, ma il vigile di oggi almeno è stato più gentile, ci ha detto che ci si potrà sistemare qui da mercoledì mattina. Questa è una questione di disorganizzazione da parte dell'amministrazione». Mentre parliamo sono diversi i camper che ci passano davanti, suonando il clacson in direzione dei quattro amici e dirigendosi verso l'entrata del parco con l'intenzione di accamparcisi, tocca quindi ai quattro alpini che sono già stati "scottati" dalle Forze dell'Ordine spiegare ai nuovi arrivati che lì non si può stare.

«Non sappiamo perché abbiano detto che ci avrebbero portato in tribunale se non ce ne andavamo - continuano i due indignati ed infuriati- siamo stati trattati alla stregua di delinquenti solo per essere arrivati con due giorni in anticipo. Evidentemente preferiscono che in questo parco ci stiano solamente senza tetto e spacciatori, a loro non dicono nulla». Dopo aver raccolto tutte le proprie cose e preparato i loro mezzi i quattro amici, arrivati in avanscoperta per il resto dei loro gruppi, si sono diretti verso il parcheggio libero di viale dei Tigli, situato dietro la chiesa del Sacro Cuore in viale Verona. È lì che da qualche giorno stazionano già gli altri alpini arrivati in anticipo ed è lì che altri tre alpini stanno sistemando il loro "campo base", montando un tendone. Si chiamano Sergio Cozza, Gaetano Vettore ed Andrea Griseli e fanno parte della sezione Ana di Montegalda, in provincia di Vicenza, anche loro sono arrivati quasi una settimana prima dell'Adunata, per potersi assicurare un posto, sistemandolo prima dell'arrivo dei loro compagni di sezione. «Siamo passati qui una settimana fa - spiega Sergio - per vedere il posto e decidere dove ci saremmo posizionati». Con l'Adunata ormai alle porte iniziano quindi a riempirsi le aree di parcheggio libero, in attesa che diventi possibile occupare anche le zone verdi della città, ed iniziano a formarsi dei veri e propri "campi base", dove si raccolgono decine di alpini con le loro storie ed i loro racconti, pronti a passare insieme questi in giorni in attesa del week end più importante dell'anno per il loro Corpo.

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