Camionista guida senza tachigrafo: reintegrato

La decisione del giudice del lavoro a favore di un autista della Arcese



TRENTO. Un camionista, licenziato perché accusato dalla ditta di aver guidato un Tir in periodo di divieto e senza la carta tachigrafica inserita, è stato reintegrato al lavoro su decisione del Tribunale di Trento. Il giudice Giorgio Flaim ha accolto il ricorso di un autista della ditta di autotrasporti Arcese di Trento, attivista del Sindacato di base multicategoriale, licenziato nell'ottobre 2011.

L'autista, secondo il giudice, era stato costretto a comportarsi in tal modo "a seguito della condotta aziendale assunta nei suoi confronti". In particolare il giudice ha osservato che il camionista "ha violato le norme in materia di utilizzo del tachigrafo digitale e i limiti di circolazione dei mezzi pesanti al fine di sfuggire alla necessità, provocata dalla società datrice con la modificazione del programma di viaggio e la mancata adozione di misure volte a  recuperare l'autista, di trascorrere 31 ore, di cui 23 di sabato, fermo in un parcheggio e lontano da casa".

L'azienda Arcese Trasporti ha aperto recentemente una procedura di mobilità per 250 dipendenti in tutta Italia. Decisione che ha provocato la reazione di sindacati e mondo politico.













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