Caldonazzo, ballottaggio tra Wolf e Giacomelli 

Il voto in riva al lago. Come era prevedibile con ben 4 candidati sindaco nessuno è riuscito  a superare la soglia del 50% delle preferenze. Ora inizia la “danza” degli apparentamenti


Franco Zadra


Caldonazzo. Non c'è ancora il sindaco per Caldonazzo perché nessuno sei quattro candidati sindaco ha superato il 50% dei voti. E saranno così Elisabetta Wolf e Riccardo Giacomelli a rivedersi alle rune tra poco meno di due settimane.

Che si dovesse andare al ballottaggio, con cinque liste e quattro candidati sindaco, era stato previsto da molti, poiché piuttosto scontato, e così è stato, con Elisabetta Wolf sostenuta dalla lista civica SìAmo Caldonazzo in testa a tutti, avendo incassato il 39,82% delle preferenze, cioè ben 878 voti su un totale 2275 votanti, e un'affluenza alle urne poco più del 63%. Secondo, Riccardo Giacomelli, sostenuto dalla lista civica Vivere Caldonazzo, che si è conquistato l'altra fetta più grossa dell'elettorato, il 31,43%, cioè 693 preferenze. Terzo, a sorpresa, il candidato Francesco Minora, con la lista Caldonazzo Cambia Passo, che ha ricevuto il 15,60% delle preferenze, cioè 344 voti. Mentre ultimo, ma comunque con un posto garantito in Consiglio, Cesare Ciola, sostenuto dalla lista civica Insieme Per Caldonazzo e dalla lista Lega Salvini Trentino, che è stato preferito dal 13,15%, raccogliendo cioè 290 voti. Ora la parola torna agli elettori che dovranno recarsi nuovamente alle urne per il turno di ballottaggio fissato per il 4 ottobre.

Un po' frastornati dai numeri e dai risultati che, sebbene previsti, hanno rappresentato comunque una piccola delusione per chi sperava di passare al primo turno, i quattro candidati sindaco non azzardano alcuna prospettiva di manovra e rimandano a domani un ragionamento da fare a freddo sulle scelte comunicative che rivolgeranno agli elettori. Il confronto Wolf – Giacomelli non appare per nulla scontato e molto potrebbe cambiare a seconda della strategia adottata da uno o l'altro, prima tra tutte quella del dialogo con Minora e Ciola che rappresentano di fatto un possibile ago della bilancia determinante per la vittoria elettorale, anche se su questo argomento nessuno osa per il momento sbilanciarsi, se non Francesco Minora, l'unico «felice del risultato! Puntavamo a 300 voti – ha detto Minora – e ne abbiamo presi 344. Ora siamo pronti a collaborare con chi vorrà fare il bene del paese, anche entrando in maggioranza, se ci verrà proposto, o comunque facendo una opposizione sempre costruttiva e non polemica». «Speravamo – ha detto Wolf – di passare al primo turno, ma credo che la festa sia solo rinviata di 15 giorni. Comunque il risultato dimostra una vivacità positiva dell'elettorato, preludio a una consiliatura molto stimolante». «Credevo anch'io – ha detto Giacomelli – di poter farcela al primo colpo, ma mi aspetto che questa seconda occasione sia un momento che possa far riflettere meglio e forse protremo trovare un consenso più largo per la nostra proposta di governo». «Non si è capito – ha detto Ciola – quello che è necessario fare per Caldonazzo. Mi aspettavo molto di più, ma andiamo avanti comunque a lavorare per il paese».















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