Calcio Trento, Fattinger lascia: «Ora tocca al sindaco»

Il presidente va. Aria di epurazione, ammutinamento su Facebook


Gianpaolo Tessari


TRENTO. Di pioggia ieri ne è caduta tanta. A Marco Fattinger è bastata una goccia sola per fare traboccare il vaso. Prima ancora che la partita del suo Trento ad Alzano Cene fosse terminata (l'ennnesima brutta sconfitta, 0-1) Fattinger ha fatto sapere a tutti che la sua esperienza da presidente dei gialloblù doveva considerarsi conclusa: «Lascio i vertici della società, come gesto simbolico. Per ora ne rimango il proprietario, pronto a mettermi da parte se qualcuno vorrà farsi carico di tutta la gestione. Il primo passo? Martedì consegno simbolicamente il Trento nelle mani del sindaci, di Alessandro Andreatta. In passato il primo cittadino aveva assicurato di avere alcuni imprenditori pronti a farsi avanti, disposti a subentrare alla guida della società, ma che il sottoscritto era una sorta di ostacolo al tutto il procedimento, anche perchè sarei sgradito ad una parte della città» si sfoga Fattinger dal pullman della squadra che fa ritorno in città.
A caldo si era sparsa la voce di una sorta di «tutti a casa» con i quadri tecnici (il ds Montefameglio e il mister Manfredini) pronti a salutare baracca e burattini: «Nooo. E perchè? Gli uomimi giusti, molti di categoria superiore, loro li hanno portati in rosa. I quadri tecnici ai lori posti, ci mancherebbe. Qualcuno, ci metto anche molti giovani, non ha reso come doveva ed infatti vedrete che nelle prossime ore ci saranno molte partenze e diversi arrivi».
Aria di epurazione dunque ma anche aria di ammutinamento. Sbuffi e sberleffi che viaggiano sulla maxi lavagna del terzo millennio. E' su Facebook che Baù se la prende con un gruppo di tifosi che lo avrebbe canzonato e sempre sul web Gattamelata lamenta un trattamento non proprio con i guanti da parte della società. Sarà davvero bye-bye Fattinger? Lui rilancia: «Vedrete, finiremo nei primi cinque».













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