Calcio serie D: Trento a picco, 1-5 a Olginate

Un altro tonfo impietoso e adesso per il Trento la strada che conduce alla salvezza si fa davvero disperata. È questo, in estrema ratio, il verdetto che arriva da Olginate, dove i gialloblù perdono 5-1



OLGINATE. Un altro tonfo impietoso e adesso per il Trento la strada che conduce alla salvezza si fa davvero disperata. È questo, in estrema ratio, il verdetto che arriva da Olginate: se non è un modo per alzare bandiera bianca, beh, poco ci manda. I gialloblu ormai vedono il baratro ad un passo, condannati dagli errori del passato e ormai costretti ad un'affannosa rincorsa che ogni domenica che passa appare quanto più difficile e lungi dall'essere coronata.

Il ko in terra di Lombardia è l'ennesimo capitolo nero di un'annata maledetta, contraddistinta anche da pagine di brutale supplizio agonistico come quella scritta dalla compagine di Del Piano. La quale da tempo cercava una vittima sacrificale per distogliere lo sguardo dai cattivi pensieri dei bassifondi della classifica e rilanciarsi verso traguardi piu' consoni a quelle che erano le aspettative della dirigenza.

Cosa che a Trento ormai devono probabilmente rassegnarsi a non vedere, perché la matematica mai come stavolta sembra aver voltato le spalle all'undici di Manfredini. Il quale un paio di settimane fa da Solbiate aveva intravisto qualche timido segnale di risveglio, con la rimonta a furor di popolo della seconda parte di gara (da 0-2 a 2-2). Ad Olginate, invece, il finale e' stato ben più amaro.

Un copione quasi perfetto, quello recitato dai bianconeri, autori di una seconda frazione di gioco di rara efficacia. Una ripresa pressoché perfetta che ha distrutto sul nascere qualsiasi velleità di rimonta di un Trento costretto a rincorrere sin dai primi minuti di gara, e di fatto rimasto in partita non più di un tempo.

Come gli ospiti, anche l'Olginatese ha qualcosa di importante da chiedere alla partita. Non vincono da quattro match i ragazzi di Del Piano, che come recita il cognome del loro tecnico sembrano essersi adeguati ad andare piano.

Quella con i trentini è una sfida da non sbagliare e l'antifona si capisce subito al 13' quando una punizione di Donghi in piena area viene raccolta da Grassi, abile a svettare di testa e ad anticipare diretto marcatore e portiere avversario. Il vantaggio bianconero complica tremendamente i piani degli ospiti, costretti a riorganizzarsi a tempo di record ma allo stesso tempo apparsi un po' vulnerabili.

Al 19' cosi' ci prova Chiaia, ancora di testa, a sorprendere la difesa trentina, ma anziche' mirare la porta l'attaccante serve astutamente l'accorrente Castagna che calcia di prima intenzione trovando De Bellis pronto alla risposta. Di ben altro tenore è l'intervento che sul rovesciamento di fronte ha per protagonista Otranto, decisivo con un balzo felino sull'incornata ravvicinata di Buza. Resterà questa la palla gol più importante creata dal Trento in tutta la gara, e non a caso coincide con il miglior momento del fanalino di coda che prima dell'intervallo rischia solo sul tap in vincente di Castagna al 42' dopo botta di Chiaia respinta da De Bellis, rete annullata per posizione millimetrica di fuorigioco.

L'impressione è che la gara sia aperta come non mai, ma la ripresa racconterà ben presto tutta un'altra storia. Perché se al 3' Iovine ci prova dalla lunga distanza, impegnando Otranto che è costretto ad alzare la sfera sopra il montante, il resto è tutto un monologo bianconero. Anzi, è il festival del gol bianconero, che si apre al 12' quando Castelnuovo crossa radente in mezzo per il piattone di Chiaia che s'infila a fil di palo.

Il bis, pardon, il tris lo concede Colombo al 21' sugli sviluppi di un corner calciato da Laribi (il difensore svetta di testa e sorprende ancora la disattenta difesa avversaria), poi al 25' Laribi fa tutto da solo spedendo in rete una punizione che attraversa tutta l'area di rigore, passando tra una selva di gambe e finendo la sua corsa in fondo al sacco senza che nessuno intervenga. Il Trento e' abbattuto, la gara ormai somiglia a pura accademia e il monologo dei locali e' interrotto solo dalla botta di Dell'Anna dalla lunga distanza che va ad incocciare all'incrocio dei pali. Un giro di lancette appena e castagna, liberato da un delizioso assist di Donghi, stampa il pokerissimo olginatese. Il neo entrato Shteinahus rende meno amara la batosta al 38' con un diagonale da fuori area, ma e' una consolazione di ben poco valore.













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