Calcio: D'Astoli è il nuovo mister del Trento

Subito in campo a guidare la squadra. Manfredini resta con un altro ruolo


Andrea Scalet



TRENTO. Giancarlo D'Astoli, 57 anni, cosentino, è il nuovo allenatore del Trento Calcio. Ieri intorno a mezzogiorno Uber Manfredini, l'ormai ex tecnico dei gialloblù, ha rassegnato le dimissioni per dare una sferzata all'ambiente e alla squadra. Da via Sanseverino non ci sono conferme, ma per Manfredini è già pronto un ruolo non di seconda fila all'interno della società.
I motivi di quest'ultima scelta possono essere quelli già anticipati nei giorni precedenti. Uber Manfredini è stato il tramite per la trattativa tra l'imprenditore nel settore immobiliare nel reggiano Giuseppe Iaquinta e il proprietario del Trento Calcio Marco Fattinger, trattativa evidentemente ancora viva sotto alla cenere. Il diesse gialloblù Riccardo Montefameglio e Fattinger si erano già mossi per la successione sulla panchina aquilotta.
Tra i nomi indiziati per sedere sulla panchina di Manfredini vi era, e noi lo abbiamo anticipato, anche quello di Giancarlo D'Astoli: classe '53, allenatore dal carattere forte e mai retrocesso (scongiuri d'obbligo) in carriera.
I problemi per il nuovo mister non mancano. La squadra è in crisi di risultati e di gioco, e un tecnico dal forte carisma e dalla grande esperienza è quello che ci vuole in questo momento di difficoltà. Le prime parole di D'Astoli: «A Trento ci sono già stato in passato. L'anno scorso, quando subentrai a stagione in corso per allenare il Carpi, la classifica era peggiore, ma alla fine abbiamo raggiunto buoni risultati. Speriamo vada così anche qui».
Nella scorsa stagione ha dovuto affrontare una situazione simile a quella di adesso con il Trento Calcio. Lì raggiunse il secondo posto.
«Trento e Carpi sono simili: si tratta di piazze importanti che hanno patito molte delusioni negli ultimi anni».
Perchè ha scelto Trento?
«Mi affascina l'idea di essere in un ambiente dove i tifosi sono così legati alla squadra. Da domani (oggi, ndr) ci metteremo subito al lavoro».
Quali sono le cose sulle quali dovrà lavorare maggiormente sin dall'inizio?
«Dobbiamo ritrovare la condizione a livello di testa. Penso che la squadra abbia più un problema psicologico che di gambe a questo punto della stagione. Bisogna creare un gruppo. Vogliamo che la gente che ci viene a vedere possa rimanere soddisfatta per l'impegno».
Mercato: qualche altro giocatore, oltre ai quattro fuori rosa (Gattamelata, Pedrai, Adami e Pontalti), è in procinto di lasciare la squadra. Un indiziato è Marco Perrone, giocatore di classe ma discontinuo, è sul punto di lasciare. Voci di corridoio dicono che le cause potrebbero essere la scarsa volontà di mettersi a disposizione della squadra. Sembra essere già stato trovato un sostituto, proveniente dalla categoria superiore. Per quanto riguarda le possibili new entry ci potrebbe essere anche un portiere. La prima scelta Pea è infortunato, mentre il suo sostituto Offer è apparso poco continuo tra i pali (buona prova con l'Alzano Cene, mentre ha litigato con la palla con la Solbiatese).
Da oggi il Trento Calcio volta pagina, si spera in maniera positiva.













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