la storia 

Cagnolina si lancia dal quinto piano: salva per miracolo

L'improvviso temporale ha spinto Kassy a gettarsi nel vuoto. L'animale è stato operato per ridurre la frattura del femore.



BOLZANO. «Tutta colpa di quel maledetto temporale: tuoni e fulmini l’hanno terrorizzata. Comunque l’importante è che Kassy, dopo un volo dal quinto piano, sia ancora viva». Natascha Geretti, 32 anni bolzanina, seduta sul divano tiene in braccio la cagnolina, una Jack Russel di quattro anni, che ha la zampa sinistra ingessata. Lei, grande amante degli animali in genere e dei cani in particolare, è ancora sconvolta da quello che è successo, ma ha deciso di raccontarlo, per evitare che possa capitare ad altri. Natascha vive con due cani, Kassy e il figlio Kei, una tartaruga, un canarino e un gatto, al quinto piano del civico 45 di viale Europa.

Un palazzone con tanti appartamenti: tutti costruiti in altezza per risparmiare terreno. Venerdì scorso erano tutti in casa quando in cielo sono comparsi i primi nuvoloni neri. Questione di poco e si sarebbe scatenato un violento temporale. «Sapendo che Kassy come tutti i cani, e forse più degli altri, si agita quando arrivano tuoni e fulmini, ho abbassato la tapparella della porta-finestra del soggiorno. Ho lasciato aperto solo uno spiraglio di quattro-cinque centimetri. Ero sicura che né Kassy né il gatto sarebbero mai riusciti a passare lì sotto».

Si sbagliava: non aveva fatto i conti con gli effetti che può produrre il terrore e, a distanza di giorni, non si dà pace per aver sottovalutato i rischi. La cagnolina, quando sono iniziati i primi tuoni, è stata presa dal panico e, non si sa come, è riuscita ad appiattirsi fino a passare sotto la tapparella. Poi si è lanciata nel vuoto, dal quinto piano. Un volo di parecchi metri, finito sulle grate di aerazione dei garage del condominio. La padrona, che in quel momento si trovava nella sua stanza, non si è accorta di nulla. Fino a quando l’hanno chiamata al citofono: prima un gruppo di operai che hanno assistito alla caduta, poi una vicina. In preda al panico si è precipitata in strada: «Kassy era ferita, stava male, ma era viva. E a me importava solo quello».

L’ha avvolta in una coperta e ha chiesto un passaggio per andare dal veterinario più vicino: in un attimo era in via Resia, alla Clinica veterinaria Città di Bolzano. «Temevo che oltre alla frattura della zampa che era evidente, nella caduta da un’altezza di alcune decine di metri si fosse procurata anche delle lesioni interne, ma la veterinaria Alessandra Sandonà, dopo una serie di esami, l’ha escluso. Mentre le radiografie hanno confermato una brutta frattura al femore della zampa sinistra». Kassy è stata operata: l’intervento, effettuato da Tomaso Piaia, è durato sei ore. Da due giorni è di nuovo a casa: il gesso che fino a poche ore fa le immobilizzava la zampa è stato tolto e sostituito con una speciale fasciatura. Facile prevedere che, nonostante le cure, il recupero non sarà totale, però Kassy, la miracolata, potrebbe sorprendere tutti di nuovo.













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