Bottamedi resta fuori «Ci sono troppe donne» 

La neo capogruppo di Forza Italia non sarà candidata: «Mi faccio da parte io» Fratelli d’Italia rientra al Senato in città .E la “quarta gamba” va in Alto Adige


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Ironia della sorte: la prima firmataria della legge in Provincia sulle quote rosa resterà al palo alla prossime elezioni politiche per il rispetto della rappresentanza di genere. Proprio così: Manuela Bottamedi, novella capogruppo, non sarà candidata da Forza Italia proprio perché “il centrodestra avrebbe troppe donne in lista”. La coordinatrice Michaela Biancofiore ha puntato le sue fiches sulla Procuradora ladina Elena Testor e la Lega Nord, da parte sua, è intenzionata a schierare Stefania Segnana, Giulia Zanotelli, Martina Loss. Ma a pochi giorni (la scadenza è lunedì) dal deposito delle candidature il centrodestra è un cantiere con Fratelli d’Italia non pare disposto e disponibile, anzi, a fare da convitato di pietra alle prossime elezioni. Ma vediamo con ordine, visto che molto di quello che sembrava deciso rientra nel frullatore delle segreterie romane.

FORZA ITALIA. «Sedotta ed abbandonata? Ma no, sono stata io a dire che se c’era un problema di rappresentanza di genere non avrei avuto problemi a farmi da parte. E così è stato» commenta Manuela Bottamedi. «Il mio eventuale impegno alle politiche era comunque collegato a quello successivo, alle provinciali, che ovviamente rimane. La coalizione ha già un numero sufficiente di donne e quindi sono io la prima a prenderne atto». Invece Michaela Biancofiore oltre a candidarsi nel collegio di Bolzano guiderà anche il listino bloccato e al numero 2, sempre per la questione dell’alternanza di genere, ci dovrà essere un uomo: contatti diversi ma per ora non ci sarebbe il volontario trentino. A Fi due collegi al Senato, quello di Rovereto e quello della Valsugana.

LEGA NORD. Il Carroccio ha il collegio della Camera in Valsugana dove schiererà il segretario Maurizio Fugatti (e Milano deciderà se proteggerlo anche sul proporzionale). La Camera di Rovereto vedrà l’impiego dell’assessore di Pinzolo Diego Binelli. Per Trento, e parliamo sempre della Camera., Fugatti può scegliere tra Martina Loss, Giulia Zanotelli ed il consigliere comunale di Aldeno, Mirco Bisesti, che molti conoscono anche per essere figlio della capogruppo a palazzo Thun, Bruna Giuliani. Il senatore uscente Sergio Divina? Entrerebbe in gioco se Milano, il consiglio federale, lo volesse confermare.

FRATELLI D’ITALIA. La destra trentina nella ripartizione dei collegi originale, quella trapelata ieri, non era presente. Ma ieri sera è stata data una nuova rimescolata al mazzo e, sul Senato del capoluogo, è tornato a fare capolino il segretario di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi. A questo punto cadrebbe la disponibilità del consigliere di Agire, Claudio Cia, a correre contro l’inamovibile autonomista Franco Panizza.

NOI PER L’ITALIA. Il collegio individuato a Rovereto per la cosiddetta quarta gamba del centrodestra? Ieri sera non c’era più, era stato trasferito in Alto Adige: “Se davvero mi sarei potuta candidare con questa formazione? Beh – ride Donatella Conzatti, accostata da fonti romane a quel seggio – sarebbe stato un modo per compensare l’assoluta mancanza di attenzione che mi stanno dando i colleghi dell’Upt». Giornata di assestamento. Ora riparte il frullatore.

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