Boscaioli, sfide a colpi di motosega

Rumo ha ospitato l’unica tappa trentina del «Pentathlon». Toscani e altoatesini sono imbattibili



RUMO. Il loro luogo di lavoro è il bosco. Il loro pubblico al massimo è rappresentato da qualche uccello che li osserva mentre tagliano rami, abbattono piante, rendono pali quelli che un tempo erano pini. Loro, è chiaro, sono i boscaioli. E spesso, prima di prendere in mano motoseghe o accette, usano macchinari ultramoderni che li fanno assomigliare a certi personaggi del cinema di fantascienza alla “Mad Max”. Ma succede anche che escano dal bosco, mettano da parte i moderni macchinari per il disboscamento e scendano su un campo di gara e si sfidino all’ultimo colpo di motosega. E questo è proprio quanto accaduto a Rumo, in val di Non, dove si è disputata l’unica tappa trentina del “Pentathlon del boscaiolo”, vera e propria prova di abilità professionale prima ancora, evidentemente, che sportiva.

Quarantadue bosciaoli divisi in squadre da 3 componenti si sono cimentati in 5 prove: cambio della catena della motosega; taglio combinato di un tronco creando delle rondelle; taglio di precisione; abbattimento di un palo che deve cadere su un bersaglio posto a 5 metri; sramatura di un tronco con la motosega e il taglio di un tronchetto con l'accetta.

Delle 14 squadre impegnate, 3 hanno visto impegnati boscaioli di casa (tra loro anche Luciano Vender, fresco diciottenne, e più giovane in gara) e 2 di colleghi di Caldonazzo. Le altre sono giunte dall’Alto Adige (4), dalla Toscana (2) e dalla Valsabbia nel Bresciano (2) più una formazione mista. Come sempre toscani (primi) e altoatesini (secondi e terzi) sono risultati imbattibili per i trentini che si sono dovuti accontentare di chiudere quinti (Caldonazzo 1 con Roberto Castagnoli, Diego Campregher e Fabio Curzel), e dal decimo posto in avanti Rumo 1 (Davide Taraboi, Luca Vender, Patrik Pichler), Rumo 2 (Angelo Salvini, Roberto Paris, Maurizio Scalvini), Caldonazzo 2 (Stefano Curzel, Matteo Ciani, Aldo Ravelli) e Rumo 3 (Ervin Pichler, Walter e Luciano Vender).

Soddisfatti gli organizzatori (Pro Loco e Asd Val di Rumo). «L’ottima partecipazione di pubblico ci ha ripagati dei sacrifici fatti - sottolinea Sandro Martinelli, presidente della Pro Loco -. L’idea è nata tre mesi fa, ma il grosso del lavoro è stato svolto nelle ultime due settimane quando abbiamo iniziato ad allestire il campo di gara. Tutto è filato liscio, la gente, appunto è venuta. Sì, anche a nome di Matteo Vender dell’Asd Val di Rumo, posso dire che siamo proprio soddisfatti. Stanchi, ma contenti». (sil)

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