ROVERETO

Boom di visitatori al Museo della guerra

Aumentati del 50% rispetto al 2013. Entro fine anno 60 mila ingressi (con 20 mila studenti). In futuro archivio foto on line


di Paolo Trentini


ROVERETO. Visitatori aumentati del 50% e conti a posto per il 2015. Il presidente Alberto Miorandi ha presentato ieri alla stampa prima e all'assemblea annuale dei soci poi il bilancio di previsione del Museo della guerra. I motivi per sorridere sono molti, 53.400 per l'esattezza, cioè il numero dei visitatori dallo scorso gennaio, con la speranza di sforare quota 60mila entro la fine dell'anno. Si tratta di un aumento del 50% rispetto alle presenze riscontrate lo scorso anno. Merito degli eventi organizzati in città che hanno attirato i turisti, ma anche delle iniziative messe in campo per il centenario della Grande Guerra così come il lavoro sui mezzi di informazione e le convenzioni in corso.

«L'aumento dei visitatori - ha spiegato Miorandi - è frutto delle iniziative allestite in occasione delle celebrazioni per il primo conflitto mondiale, ma anche per le apparizioni del nostro museo anche sulle reti nazionali. Un risultato maturato sebbene l'handicap di un museo in gran parte chiuso causa la ristrutturazione. A tal proposito posso dire che i lavori riprenderanno col primo gennaio dopo uno stop di qualche mese dovuto alla successione delle imprese. Rimane da completare soltanto l'ultimo lotto, che comprende il cortile esterno e il fossato il cui costo è quasi raddoppiato, ma contiamo di riuscire a reperire i fondi necessari».

Il bilancio di previsione, approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci, per il 2015 si assesta a 1,278 milioni di euro, pareggiato con le quote sociali. Le spese principali riguardano le attività e il personale (11 dipendenti più 20 collaboratori), mentre la parte più importante delle entrate riguarda le consulenze e servizi svolti regolarmente dagli esperti a favore di Comuni e associazioni sia del territorio sia di altre regioni. Per il 2015, oltre all'attività ordinaria, è in programma lo sviluppo del progetto di valorizzazione del monte Zugna e la convenzione con Trambileno per il lancio di forte Pozzacchio con un appello alle istituzioni affinché non facciano mancare il loro supporto. «C'è di più - ha concluso Miorandi - nel 2015 grazie al finanziamento dei Lions sarà restaurata una rarissima bandiera del Corpo Bombardieri. Inoltre allestiremo una mostra temporanea sul fronte trentino della Grande Guerra, parteciperemo al progetto "Mesch" per arricchire l'offerta ai visitatori e sarà sviluppato il progetto dell'archivio fotografico on line. Il museo è un patrimonio che richiede cura e investimenti costanti. Uno di questi è dare lavoro ai giovani usciti dalle scuole per poter dare continuità al lavoro dei musei, mantenere intatta la qualità e creare dei ritorni sul territorio anche se non immediati. Quest'anno abbiamo avuto 20 mila visite da parte degli studenti e questo perché è stata riconosciuta la qualità del nostro lavoro. Se invece che investire si pensa solo a tagliare inevitabilmente prima o poi si andrà a intaccare la qualità del Museo e di conseguenza caleranno i visitatori e le entrate. Anche la città di Rovereto deve essere protagonista con idee e proposte. Rovereto ha la responsabilità di avere al proprio interno delle istituzioni che sono "sue" e alle quali partecipa in modo diretto. Nel sistema culturale trentino bisogna saper tradurre questa peculiarità in protagonismo e in scelte coraggiose».

Parole sottoscritte dagli assessori comunali Gianpaolo Daicampi e Luisa Filippi che hanno assicurato il massimo appoggio al Museo della Guerra sia per quanto riguarda il lato economico sia sul lato dei progetti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano