Bolzano: in fin di vita un bimboustionato con l'acqua bollente

Il piccolo di due anni si è rovesciato addosso la pentola dove bolliva l'acqua per la pasta: ha gravissime ustioni al volto e al torace, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Innsbruck



BOLZANO. I genitori stavano guardando la televisione in salotto quando all’improvviso hanno sentito l’urlo agghiacciante del figlioletto di appena due anni. I giovani genitori sono corsi in cucina dove hanno trovato riverso a terra il piccolo con gravi ustioni al volto e al torace.
Il bambino era riuscito ad arrivare alla pentola con l’acqua bollente, che gli ha praticamente ustionato il cinquanta per cento del corpo. Ora sta lottando tra la vita e la morte.
Il drammatico incidente è avvenuto ieri sera poco dopo le 20 in via Claudio Augusta, Oltrisarco, a Bolzano.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorritori del 118 e il medico d’urgenza. Quest’ultimo ha intubato il piccolo che è stato poi trasportato presso l’ospedale San Maurizio di Bolzano.
Il bambino aveva perso conoscenza a causa del dolore atroce. Tre ore dopo il suo arrivo in ospedale, alle 23, i medici del nosocomio altoatesino hanno predisposto che il piccolo bolzanino - figlio di genitori italiani - venisse trasferito d’urgenza presso la clinica universitaria di Innsbruck. Le sue condizioni erano peggiorate.
I medici austriaci tengono il piccolino in coma farmacologico a causa delle gravissime ustioni al volto, al torace e alle braccia.
Quando sono arrivati i soccorritori del 118, infatti, il bambino aveva già tutti i segni evidenti di un’ustione di terzo e quarto grado. Sotto choc i genitori del piccolo. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della squadra Volante per gli accertamenti del caso.
Solo un mese fa era avvenuto un incidente analogo. Un bambino di 19 mesi si era rovesciato addosso la pentola d’acqua bollente nella sua abitazione in via Sorrento. Il piccolo, però, in quel caso presentava ustioni di primo e secondo grado su trenta per cento del corpo. Era stato dimesso una settimana dopo l’accaduto.

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