la denuncia 

Bolzano «consiglia» gli ospedali trentini 

Una donna si è sentita dire dai medici di rivolgersi sotto Salorno per una risonanza



TRENTO. L’Alto Adige conta 7 ospedali ma per fare una risonanza magnetica tra il personale dell’ospedale di Bolzano c’è chi consiglia ai pazienti di andare a Trento. E lo fa consegnando la fotocopia di un foglio. La protesta arriva da una mamma. «Mia figlia è entrata in Pronto soccorso in ambulanza dopo una caduta. Aveva il ginocchio “girato”. Le lastre fatte in loco hanno escluso la frattura ma il medico dell’Ortopedia che ci ha dato le stampelle, ha consigliato un tutore e ci ha dato un impegnativa per una risonanza magnetica con priorità livello D». Differibile, cioè da fare entro 90 giorni. «Ci ha detto di chiamare il Cup per prenotare alla Bonvicini o il centro Omega e poi ci ha consegnato un foglio per la Tecnomed di Trento e Rovereto. Tutte strutture in convenzione». La signora chiama il Cup. «All’ospedale di Bolzano nessuna disponibilità, alla Bonvicini il 1 marco, all’Omega il 4 marzo. Ho chiamato Tecnomed e mi hanno detto che la prima risonanza era disponibile il 4 marzo. Ho chiamato pure Rovereto mi hanno detto di richiamare Trento. Alla fine ho chiamato il Santa Maria, ho pagato 202 euro per la risonanza e 132 per la visita visto che l’esame diagnostico lo deve leggere qualcuno o dovevo forse riattaccarmi al Cup perchè mi prenotassero una visita chissà quando?». La signora non trova corretto che il servizio pubblico la costringa ad una spesa del genere. «Cosa dovevo fare? Lasciare mia figlia che gira in stampelle così senza sapere cosa avesse?».

Resta da capire poi come sia possibile che all’ospedale di Bolzano ci siano medici che consigliano i pazienti di rivolgersi a Trento. Sulla questione arriva anche una presa di posizione dell’Asl: «L’Azienda fa sapere che si è immediatamente attivata per approfondire ed analizzare quanto segnalato. Qualora venisse confermato l’accaduto garantiamo che il/i professionisti interessati verranno ripresi al fine di evitare che tali episodi possano accadere nuovamente».













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