«Bioenergia, serve chiarezza»

L’opposizione attacca e il sindaco convocherà un’assemblea: «Ma noi non boicottiamo il metano»


di Luciano Chinetti


CAVALESE. La mozione sulla Bioenergia, presentata dalla consigliera Bruna Dalpalù, come era prevedibile ha tenuto banco lunedì sera in consiglio comunale a Cavalese. L’obiettivo era quello di impegnare il sindaco e la giunta a far venire in consiglio i 3 rappresentanti eletti dal comune in seno alla Bioenergia per relazionare sugli investimenti milionari fatti nel Comune di Faedo per il biodigestore e spiegare al consiglio come mai sono state fatte queste scelte di investire fuori del comune invece che garantire un servizio migliore ai censiti del proprio comune, in particolari ai censiti di Masi che sono privi di teleriscaldamento, e non possono nemmeno usare il metano. Ma il sindaco Silvano Welponer ha subito anticipato che c’è solo una cosa della mozione che si può condividere: quella di far venire i rappresentanti nominati dal Comune a relazionare sulle scelte fatte. «Non concordo assolutamente invece sul fatto che sia il Comune a negare l’uso del metano - ha detto il sindaco - visto le grandi difficoltà che abbiamo incontrato a livello provinciale per poter avviare il collegamento con la rete del metano. Non concordo nemmeno sul fatto che la Bioenergia come sostiene lei lavori in regime di monopolio. Non deve essere certo il Comune che deve regolare questi rapporti ed evitare il monopolio».

Il sindaco però ha confermato l’impegno e la volontà di indire un’assemblea pubblica per i chiarimenti necessari. Ma sulla proposta del sindaco di far relazionare in un’assemblea pubblica, il gruppo di opposizione ha subito detto di no.

Il consigliere Maurizio Tavernar per primo, seguito anche dai consiglieri Bruna Dalpalù, da Maria Luisa Gelmi e Franco Corso hanno ribadito a chiare lettere che la sede idonea e titolata a relazionare sulla Bioenergia è il consiglio comunale, visto che i tre rappresentanti sono stati nominati dal consiglio.

«Sono state raccolte 500 firme per la metanizzazione di Masi - ha sbottato Tavernar -. Qui è stata la politica che ha fatto queste scelte che danneggiano la cittadinanza».

Alle accuse di essere una persona lagnosa fatte dal consigliere Paolo Gilmozzi, Tavernar ha risposto che «io non ho mai chiesto la carità a nessuno, ma ci sono dei diritti da rispettare».

Infine la mozione è stata bocciata con 9 voti e 8 contrari (compreso il consigliere di maggioranza Alfredo Molinari).

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