Bimbo si amputa il dito scendendo dallo scivolo

L’incidente il giorno di Pasqua: dopo l’incidente l’intervento a Peschiera La famiglia scrive al Comune per il risarcimento: non c’è stata manutenzione



TRENTO. Una domenica pomeriggio al parco si è conclusa con una corsa al pronto soccorso e poi un viaggio a Peschiera alla clinica della mano. Il ferito è un bambino di soli 5 anni che si è amputato il dito scendendo da uno scivolo al parco pubblico di Carzano. I medici gli hanno attaccato la falange del mignolo della mano sinistra ma la prognosi è ancora riservata. C’è infatti una puntina nera sul dito del piccolo che fa temere una necrosi e solo giovedì i medici decideranno cosa fare. Intanto i genitori del piccolo, tramite l’avvocato Giuliano Valer si sono mossi spendendo una lettera al Comune con la quale chiedono un risarcimento non ancora quantificato visto che non si sa ancora quali saranno le conseguenze per il piccolo.

Ma facciamo un salto indietro per raccontare i fatti. Era il giorno di Pasqua e la famiglia era a Carzano per il pranzo. Nel pomeriggio due fratellini di 3 e 5 anni vanno al parco accompagnati dal compagno della zia. «Lui è stato come sempre attento - racconta la mamma del ferito - e ha controllato bene i bordi dello scivolo». Tutto sembrava a posto ma quando il bimbo di cinque anni è sceso il mignolo della mano sinistra si è tagliato fra la seduta dello scivolo a il bordo. «Si era creata una spaccatura di una trentina di centimetri - racconta ancora la mamma - e poteva rimetterci tutta la mano». Il piccolo viene portato in ospedale e mentre è in cura al pronto soccorso, viene recuperato anche il pezzo di dito. Poi il trasferimento a Peschiera, alla clinica della mano, dove c’è il primo intervento. «Siamo tornati - spiega la mamma - per un controllo e il medico ha visto un inizio di necrosi. Sono due settimane che andiamo a fare l’ozonoterapia e giovedì i medici ci diranno cosa succederà». Dopo l’incidente i genitori hanno chiamato i carabinieri: «volevo evitare - dice la mamma - che un altro bambino si facesse male. Mio figlio sta abbastanza bene, non soffre troppo, anche se deve stare a riposo e non può uscire».

Ora è stato tirato in ballo il Comune perché la famiglia segnala una mancanza di manutenzione.

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