Bevitori a rischio: Bolzano e Trento in testa alla classifica italiana

Il non invidiabile primato emerge dal rapporto 2009 Passi dell'Istituto Superiore di Sanità sul consumo di alcol, basato su interviste sottoposte ai cittadini nelle Asl. Per Bolzano si parla del 41% di bevitori a rischio



ROMA. Gli italiani, tra i 18 e i 69 anni che possono essere considerati bevitori sono il 56,7% dell'intera popolazione. Il 18%, invece, rientra nella categoria dei bevitori a rischio, con punte che arrivano al 36% tra i 18-24enni.

E a guidare la classifica dei bevitori a rischio ci sono gli abitanti della provincia autonoma di Bolzano (41%), seguono, con distacco i residenti nella provincia autonoma di Trento (30,5%) e poi quelli della Lombardia (27,9).

A poca distanza si collocano il Friuli Venezia Giulia (27,3), la Valle d'Aosta (26,4%) e il Veneto (23,6) E' quanto emerge dal rapporto 2009 Passi dell'Istituto Superiore di Sanità sul consumo di alcol, basato su interviste sottoposte ai cittadini nelle Asl. Dallo studio emerge la forte disparità nell'abitudine del bere tra le regioni italiane, con un significativo gap tra il Nord, dove si beve di più e il Centro-Sud.

Nel Nord Italia sono concentrati i 'bevitori a rischio' coloro cioè che, secondo l'indagine dell'Iss bevono alcol al di fuori dei pasti oppure ne consumano grandi quantità nella modalità 'binge drinking', il bere sei o più unità alcoliche in una episodio solo, almeno una volta al mese.

Secondo il rapporto, il Centro e il Sud seguono con percentuali significativamente piu' basse: Liguria (21,4%), Emilia Romagna (21,1%), Molise (21,1%), Marche (20,4%), Toscana (19,5%), Piemonte (18,4%), Abruzzo (18,2%), Calabria (18%), Umbria (16,5%), Sardegna (16,2%), Lazio (15,6), Basilicata (12,6%), Puglia (12,5%), Sicilia (10,3) e Campania (8,2%). La media italiana che emerge da questa mappa e' del 17,9%, una percentuale in calo rispetto agli ultimi due anni. Nel 2008 era del 18,9% e nel 2007, del 21,3%.













Scuola & Ricerca

In primo piano