Benzinaio derubato dell’incasso sotto casa

Michele Giordani, ex giocatore del Rovereto, stava parcheggiando nel cortile della sua abitazione a Villa Lagarina: un giovane gli ha preso il borsello coni sodli


di Giancarlo Rudari


VILLA LAGARINA. Nemmeno il tempo di accorgersi di essere stato derubato dell’incasso del distributore di benzina, che ha visto un giovane fuggire dal cortile di casa, uscire in strada e poi salire su un’auto che lo aspettava con il complice alla guida e quindi sparire nella notte. E’ successo venerdì sera in pieno centro a Villa Lagarina mentre era in corso la festa del Borgoantico. Ma nessuno sembra essersi accorto di nulla. La vittima è Michele Giordani, ex calciatore del Rovereto negli anni ’80-’90, titolare della stazione di servizio Q8, a Villa Lagarina, vicino all’A22. Sicuramente l’uomo è stato controllato dai ladri ancora quando era al distributore e seguito fino a casa.

«Erano passati pochi minuti dopo le 19 - racconta Michele Giordani - quando ho preso l’incasso, l’ho messo in un borsello, ho chiuso il distributore e quindi sono salito in macchina lasciando i soldi nel borsello sul sedile del passeggero. Mi sono diretto verso casa e quando sono arrivato in piazza ho aperto il portone e sono entrato nel cortile con la macchina. Nemmeno il tempo di scendere dall’auto che ho visto un giovane, mi sembrava con i capelli scuri, scappare. Ho provato a rincorrerlo ma sono solo riuscito a vedere che saliva su un’auto che lo aspettava con il portellone posteriore aperto probabilmente per evitare che si vedesse la targa. Quindi l’utilitaria, mi sembrava una Punto nera, è fuggita. Ho avvisato subito i carabinieri che erano qui, hanno tentato di seguirli, ma ormai era troppo tardi...»

Sicuramente, e non potrebbe essere altrimenti vista la dinamica del colpo, Michele Giordani è stato tenuto sotto controllo ancora prima che lasciasse la sua stazione di servizio. «Io non mi sono accorto di nulla, ma magari erano dall’altra parte della strada con la macchina. Avranno visto che avevo preso l’incasso e che l’avevo messo nel borsello mettendolo poi sul sedile dell’auto. Quindi mi hanno seguito aspettando che entrassi con la macchina nel cortile. E a quel punto il giovane che poi mi ha preso i soldi è entrato dal portone, si è aperto la portiera della mia auto nel momento in cui sono sceso e quindi è fuggito» racconta Giordani.

Che aggiunge, con amarezza e di rabbia: «Ma come è possibile che queste cose succedano anche qui da noi. Verrebbe da dire che è andata bene, che hanno trovato subito i soldi e non mi hanno messo le mani addosso o non hanno tirato fuori un’arma. Ma è triste consolarsi in questo modo... C’è bisogno di qualcuno ci tuteli, che tuteli tutti i cittadini: non è possibile vivere nella paura, non è possibile avere il terrore nel tornare a casa con l’incasso di una giornata di lavoro e venire derubato, come è capitato a me. Vi sembra giusto vivere in queste condizioni?»

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