Benzina e gasolio oltre i 2 euro al litro

Il "primato" in Trentino spetta all'area di servizio Nogaredo Est sull'A22


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Il prezzo al litro di benzina e gasolio, per la prima volta in Trentino, sfonda il muro dei due euro al litro. E' successo ieri all'area di servizio Nogaredo Est sull'autostrada del Brennero dove per fare benzina (servito e non self service) bisogna sganciare 2,009 euro al litro (quella verde servita 1,985 euro) mentre il rifornimento di gasolio è meno caro in quanto di euro ne bastano (si fa per dire) 2,004 per litro. Non si tratta di prodotti "comuni", ma di carburanti speciali della linea V-Power della Shell che grazie ad un numero maggiore di ottani promettono prestazioni migliori con qualche cavallo in più. Cavalli in più, ma soldi in meno nel portafoglio per il caro carburanti che sembra non arrestarsi più.

Gianni Feller farebbe volentieri a meno del "primato" (per nulla invidiabile) che si è conquistato con il suo distributore: «Il prezzo è sì nostro - ammette - ma in un certo senso ce lo impone la compagnia. Mi creda, non è nel mio interesse alzare i prezzi perché non ci guadagno di più. Avrei preferito evitare questo ulteriore aumento...». Ieri, però, Feller ha dovuto "arrendersi" quando gli è arrivata la comunicazione dall'azienda petrolifera che ha ritoccato (all'insù ovviamente) i prezzi dei prodotti V-Power per la nostra provincia visto che le compagnie, per lo stesso prodotto, applicano prezzi diversi sul territorio nazionale.

«Al prezzo consigliato ci dobbiamo aggiungere il nostro guadagno che è sempre più risicato: non ci sono tanti margini di manovra, si tratta qualche centesimo al litro. Il nostro margine resta sempre uguale anche se il prezzo aumenta. E gli aumenti, mi creda, li facciamo sempre a malincuore» afferma Feller. E così il consumatore paga e le compagnie petrolifere si arricchiscono.

«Come reagiscono i clienti? Qualcuno capisce, qualcun altro ci da dei ladri. E' che noi non possiamo farci niente. Tanto per dire due anni fa il petrolio costava 150 dollari al barile, ora è sceso a 105 dollari, ma il prezzo dei carburanti è aumentato. Come si spiega?» si chiede (dandosi già la risposta con un sorrisino) Feller. Che lui ormai ne ha viste "di cotte e di crude" quando si parla di carburanti visto che nel settore dal 1962 da quando aveva 16 anni («allora la benzina costava 162 lire al litro mentre il gasolio 75 lire»), mentre da 38 anni gestisce l'impianto dell'area di servizio di Nogaredo Est.













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