rovereto

Barriere per fermare l’Isis? Le fioriere

Gli accessi a piazza delle Erbe e a largo Foibe ristretti per impedire l’accesso ai mezzi pesanti come richiesto dal ministero


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Mettete dei fiori nei vostri cannoni...» cantavano “I Giganti” nel 1967. Ora i fiori (o meglio le fioriere) a Rovereto vengono utilizzati per fermare i terroristi dell’Isis. Già, proprio l’antivigilia di Natale sono comparse in via Tartarotti-Largo Foibe e in piazza San Carlo-piazza Erbe alcune fioriere riciclate come barriere anti terrorismo. Riciclate perché in passato erano state utilizzate a protezione dei ciclisti lungo le ciclabili della città. Ora hanno una nuova funzione: quella di proteggere il mercatino di Natale (infatti sono state collocate in prossimità di due accessi) da ipotetici attacchi terroristici. Tre su un varco e tre sull’altro dovrebbero rendere impossibile il passaggio di un mezzo pesante come è accaduto nella strage di Berlino di una settimana fa, o quantomeno rendere il percorso più tortuoso e più difficile.

Subito dopo l’attacco nella capitale tedesca, anche in Italia è scattato un nuovo allerta tanto che dal ministero degli interni sono partite direttive per intensificare il dispositivo di sicurezza. In sostanza barriere ai varchi di accesso ai mercatini di Natale, servizi di controllo rafforzati da parte di polizia e carabinieri in collaborazione con la polizia municipale. Questa la direttiva arrivata da Roma a tutte le prefetture e ai commissariati del governo. E così il commissario Pasquale Gioffrè al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza riunito ieri mattina ha dato delle indicazioni anche ai sindaci sulle misure da adottare per gli obiettivi sensibili come possono esser i luoghi di grande affollamento durante le festività natalizie come, ad esempio, i mercatini di Natale.

«Anche noi - spiega il sindaco Francesco Valduga - abbiamo adottato gli interventi che sono stati indicati. Ho convocato il tavolo della sicurezza e con le forze dell’ordine abbiamo discusso sulle misure più opportune da adottare. Ma prima ancora ho voluto verificare il livello di sicurezza attiva, che significa controlli maggiori e pattugliamenti più frequenti. Mi è stato assicurato che i servizi in questo periodo sono stati incrementati, ma non siamo difronte a ad una particolare emergenza per quanto riguarda la città. Si tratta di avere una attenzione particolare in un periodo come questo... Tutto qui». E anche la scelta delle fioriere, piuttosto che le barriere in cemento new jersey, per mimetizzarle con l’arredo urbano, un segnale di “normalità” per non alimentare ulteriormente il timore di attentati. E se non proprio fiori variopinti, bastano qualche piantina di erica e di sempreverde per fermare la paura dei terroristi...













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