Banda minorenni rapina e picchia commessi: arrestati a Trento

Individuata dalla polizia una banda di minorenni specializzata in aggressioni e rapine ai danni di coetanei. Cinque componenti, tutti stranieri dai 14 ai 17 anni, sono stati arrestati. In manette anche il capo, un 18enne



TRENTO. Individuata a Trento dalla polizia una banda di minorenni specializzata in aggressioni e rapine ai danni di coetanei.

Cinque componenti, tutti stranieri dai 14 ai 17 anni, sono stati arrestati all'alba di oggi dalla squadra volante e dalla squadra mobile in esecuzione di ordini di custodia cautelare emessi dal locale Tribunale dei minorenni. Il presunto capo del'branco', un marocchino di 18 anni, è finito in carcere su richiesta del Tribunale ordinario. Un settimo minorenne, italiano, è stato denunciato.

I ragazzi, capeggiati dal diciottenne marocchino già conosciuto dalla polizia per reati contro il patrimonio, devono rispondere in particolare di un episodio avvenuto due mesi fa in un negozio di via Brennero, gestito da cittadini cinesi. Il gruppo aveva prelevato dagli scaffali della merce e alcuni di loro erano usciti dal negozio senza pagare, facendo così scattare il sistema antitaccheggio. Subito intervenuti per bloccare i giovani, i due commessi del negozio per tutta risposta erano stati pesantemente malmenati dal'branco'.

L'individuazione della banda da parte della polizia è stata possibile grazie anche ad un paziente lavoro di monitoraggio dei gruppi di giovani che frequentano la città, condotto dai poliziotti di quartiere e dalla volante, e all'analisi delle immagini delle telecamere interne a circuito chiuso.

''Gli arresti di Trento sono una risposta necessaria perché sia chiaro che la città non è disposta a tollerare pseudo bande di ragazzini che possono condizionare la vita tranquilla dei cittadini''.

Così il questore di Trento, Giorgio Iacobone, commenta l'operazione di polizia che ha portato all'arresto di sei ragazzi ritenuti responsabili di aggressione e rapina. ''Viviamo in una città dove predomina la pace sociale e i cittadini non sono abituati a violenze di questo tipo'', prosegue Iacobone secondo il quale i provvedimenti presi nei confronti dei giovani va anche a loro vantaggio.

''Devono capire che solo con il rispetto delle regole possono avere un avvenire''. Secondo il questore di Trento occorre che i cittadini non si lascino condizionare dal fatto che gli arrestati siano stranieri: ''sono ragazzi portatori di disagio, la loro etnia non c'entra''.













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