Azzardo, le comunità fanno quadrato

Convocati il 26 marzo gli Stati generali del terzo settore per confrontarsi sul fenomeno


Jacopo Tomasi


TRENTO. Il gioco d'azzardo colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione. E non è un caso che il fenomeno sia esploso con l'arrivo di una delle crisi economiche più pesanti che si ricordino. In sostanza, gioca chi spera di fare il "colpaccio" e di risolvere con un po' di fortuna i suoi problemi. In realtà, le difficoltà aumentano in quanto si può essere risucchiati in un vortice dal quale non è facile uscire.

In Trentino il 42% della popolazione ha puntato soldi e una parte dei giocatori, soprattutto maschi, può essere considerato a rischio per lo sviluppo di problemi legati al gioco. Si tende a puntare sempre più soldi e a non confidare l'entità del gioco con amici e familiari. Una situazione sempre più delicata che si è manifestata anche agli operatori delle comunità di accoglienza locali, che negli ultimi anni si sono ritrovate a dover fare i conti con un fenomeno crescente di persone rovinate dal gioco d'azzardo.

Proprio per affrontare questa tematica gli Stati generali del terzo settore si riuniranno a Bolzano per confrontarsi. L'appuntamento è stato fissato dalla presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige, Attilia Franchi, e si terrà lunedì 26 marzo dalle 14 alle 17 presso la sede dell'associazione Volontarius nel capoluogo altoatesino. Il primo punto all'ordine del giorno è proprio una discussione sulle campagne avviate a livello nazionale contro il gioco d'azzardo e i possibili scenari sul territorio trentino.

Tra il resto, a livello locale, sono già state avviate alcune campagne su questo tema. L'anno scorso la Provincia ha messo in campo l'iniziativa "Giochi con la testa o ti giochi la testa?". Una campagna che è stata articolata al fine di poter raggiungere in modo efficace il maggior numero di persone possibile. Di conseguenza sono stati scelti due "concept": uno rivolto ad un pubblico più giovane rispetto all'altro. Una parte della campagna si riferisce ai Gratta e Vinci, mentre l'altro alle slot machine: queste ultime si stanno diffondendo moltissimo, ma il gioco d'azzardo più diffuso è ancora il primo. Il dilagare di questo fenomeno non lascia comunque indifferenti e per affrontare le diverse problematiche le comunità di accoglienza hanno convocato gli Stati generali.













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