Azzardo, in Trentino spesi 600 milioni in dieci mesi

I dati dei Monopoli per il 2012: da inizio dell’anno fino ad ottobre i trentini hanno gettato al vento quasi 400 milioni in macchinette e 90 sul web


di Davide Pasquali


TRENTO. Nei primi dieci mesi del 2012 i trentini hanno gettato al vento oltre seicento milioni di euro in gioco d’azzardo legalizzato. Sono quasi quattrocento i milioni spesi in provincia di Trento in macchinette tipo slot machine e videolottery, mentre il gioco online, da casa, sfiora ormai i 90 milioni di euro.

Vanno ancora forte le Lotterie, tradizionali e istantanee, che totalizzano oltre 60 milioni di euro, mentre il Lotto supera di poco i 20 milioni di euro. Lo si evince aggregando i dati mensili su base regionale finora pubblicati sul web dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’anno 2012. Dati che per ora si fermano soltanto alla fine di ottobre. Numeri però inequivocabili: dimostrano che in Trentino si continua a giocare forte anche in periodo di crisi economica.

Da sempre piuttosto restii o comunque lenti nel comunicare i dati sul gioco d’azzardo, i Monopoli nell’ultimo anno hanno ulteriormente rallentato la pubblicazione. Vari i motivi. Intanto, per volere del governo Monti, da luglio dell’anno scorso l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è stata inglobata nella neonata Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Che ancora non dispone di un suo proprio sito web. Inoltre, la diffusione dei dati permette a Regioni e Province autonome di conoscere l’incasso statale, sostanziosa parte del quale dovrebbe finire nelle casse delle autonomie locali.

Come più volte ribadito, però, gli esperti del settore sono concordi nell’affermare che vista la struttura sociale ed economica, nonché le dimensioni numeriche e le abitudini di gioco della popolazione, Bolzano e Trento si comportano in maniera alquanto simile, se non identica. È allora plausibile dividere i dati regionali a metà, ottenendo una stima assai verosimile della situazione reale. Gli ultimi dati disponibili, per ora, si riferiscono al 2012 (come detto si va da gennaio a ottobre).

A spiccare - come accaduto storicamente a partire dal 2010, ossia da quando, per trasparenza, ai Monopoli è stato imposto di pubblicare le statistiche sul web - è la raccolta da gioco derivante dai cosiddetti apparecchi da intrattenimento, ossia slot machine e videolottery. In dieci mesi, in sale giochi, bar e tabacchini, in provincia si son spesi la bellezza di 395,7 milioni di euro.

A seguire, la voce Bingo, che comprende Bingo a distanza e Bingo di sala. In dieci mesi, in Alto Adige si sono gettati al vento 8,6 milioni.

Il gioco a base ippica, considerando ippica nazionale, ippica internazionale, scommesse ippiche in agenzia e “V7”, arriva a 4,7 milioni di euro, la voce di gran lunga meno consistente di tutte, dato che riflette più che altro le difficoltà del mondo dell’ippica nel nostro Paese.

Nei giochi a base sportiva - Totocalcio, “Il9”, Totogol, scommesse a quota fissa, Big Match e Big Race - si arriva invece a 15,8 milioni di euro, sempre spesi da gennaio a ottobre 2012.

Vanno molto più forte, in Trentino come nel resto d’Italia, le Lotterie, che comprendono lotterie istantanee (Mega-turista-per-sempre eccetera; il sito web dei Monopoli ne elenca addirittura 66 differenti tipi), lotterie istantanee telematiche (11 tipi), lotterie tradizionali, i cosiddetti giochi di sorte al consumo e le manifestazioni di sorte locale. In Alto Adige, nei primi dieci mesi del 2012 i Monopoli hanno raccolto sotto questa voce la bellezza di 61,7 milioni di euro.

C’è poi il Lotto - comprende Lotto e 10 e Lotto - che ha raccolto 22,7 milioni di euro.

Nei giochi numerici a totalizzatore (per esempio Superenalotto, SuperStar, SiVinceTutto) si sono spesi 9,7 milioni.

In totale, la spesa è stata di 609 milioni. Facendo una proiezione annuale basata sulla media mensile gennaio-ottobre, si può stimare una spesa annuale, nel 2012, di 730 milioni. Fanno circa 1.450 euro a testa, compresi lattanti e centenari.













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