Azienda, interim a Debiasi Entro aprile il direttore

Via al bando: un mese per le domande. Una commissione selezionerà i curricula da sottoporre alla giunta. Stipendio invariato, più peso al premio di risultato



TRENTO. Entro il 30 aprile la giunta provinciale sceglierà il successore di Luciano Flor alla guida dell’Azienda sanitaria trentina. Lo ha annunciato ieri l’assessore alla sanità Luca Zeni. Con due distinte delibere, la giunta ha preso atto delle dimissioni di Flor e a partire dal 1° febbraio ha nominato il direttore amministrativo Franco Debiasi direttore generale pro tempore dell’Azienda (così come aveva già fatto tra il 2008 e il 2010 dopo le dimissioni di Carlo Favaretti), dall’altra ha indetto l’avviso pubblico per la ricerca del nuovo direttore generale.

Come annunciato, la giunta non aspetterà l’albo nazionale dei manager della sanità: il primo decreto attuativo della legge Madia sull’ istituzione dell’albo è in dirittura d’arrivo, «ma dai contatti informali di questi giorni con il ministero - - ha spiegato Zeni - i tempi per l’istituzione effettiva non saranno brevi, verosimilmente non prima di fine anno, per cui abbiamo ritenuto doveroso procedere con la legge provinciale in vigore (la legge 16 del 2010)». La Provincia procede dunque con un bando pubblico che avrà tempi stretti: le candidature potranno essere presentate presentate da lunedì 18 gennaio fino alle 12 di giovedì 18 febbraio. I requisiti non sono stringenti: ai candidati è richiesta la laurea e un’esperienza di almeno 5 anni di direzione in enti, aziende, strutture pubbliche o private di media o grande dimensione, in posizione dirigenziale, svolta nei 10 anni precedenti, infine l’assenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità e di altre condizioni di impedimento. «Se nel decreto di istituzione dell’albo nazionale il governo introdurrà altri requisiti, li faremo presente alla commissione», assicura l’assessore, «vogliamo uno standard alto».

Per scegliere il nuovo direttore la giunta si avvarrà - come nel 2010 - di una commissione consultiva (composta da membri interni ed esterni alla pubblica amministrazione, verosimilmente il dirigente del dipartimento salute, nomi di ambito accademico o di strutture sanitarie) che valuterà i curricula formativi e professionali dei candidati e selezionerà una rosa di nomi da sottoporre alla giunta. Nel 2010 le domande furono una trentina e la giunta scelse Flor in una rosa di una decina di nomi. La giunta ieri ha anche ritoccato lo stipendio del direttore generale, che lo scorso novembre - in occasione del contratto rinnovato a Flor, era stato portato da 244 a 228 mila euro: da 190 mila euro lordi (più 38 mila euro massimi di premio di risultato) si passa a 175 mila euro più 52.500 di premio: il totale resta invariato (da 228 a 227.500 euro). Il più alto d’Italia. «Ma la nostra Azienda sanitaria - dice Zeni - gestisce uno dei bilanci più alti, 1,2 miliardi di euro». (ch.be.)

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