Autobus, venerdì scattano gli aumenti

Da un euro a 1,20 per la corsa semplice, da 1,30 a 1,50 per il biglietto da 120 minuti e il giornaliero passa da 2,60 a 3 euro



TRENTO. Da venerdì servirsi dell’autobus costerà di più. Il primo marzo entrano infatti in vigore le nuove tariffe dei biglietti del trasporto pubblico urbano, ritoccate verso l’alto. Il costo del biglietto di corsa semplice da 70 minuti passa da 1 a 1,20 euro, mentre il costo del biglietto da 120 minuti sale da 1,30 a 1,50 euro. Il prezzo del biglietto giornaliero aumenta invece dagli attuali 2,60 a 3 euro. Chi ha però già aquistato i biglietti per gli autobus del trasporto urbano potrà utilizzarli anche dopo l'entrata in vigore delle nuove tariffe: la loro validità è stata protratta fino al 31 dicembre 2013.

Non sarà, invece, più possibile acquistare i biglietti a carnet, ma saranno previste agevolazioni similari per chi usa la carta a scalare. Con l'introduzione delle nuove tariffe, il viaggiatore con la carta a scalare pagherà rispettivamente 1,10 euro (anziché 1,20) in caso di tratte di durata inferiore ai 70 minuti, 1,40 euro (anziché 1,50) per durate inferiore ai 120 minuti e 2,80 euro (anziché 3) in caso di più viaggi effettuati nell'arco della giornata.

La carta a scalare, inoltre, offre una serie di vantaggi tra cui la possibilità di usufruire di sconti sulle ricariche successive all’acquisto della tessera. Gli sconti aumentano con la frequenza di utilizzo dei mezzi pubblici: vale il principio “più viaggi, meno paghi”, fino a godere di uno sconto del 10% dell'importo consumato dall'ultima ricarica in caso di utilizzo di carta a scalare “anonima” (cioè non nominativa, utilizzabile indistintamente da tutti i componenti di una famiglia) e fino al 20% in caso di carta a scalare “nominativa” (utilizzabile solo dal titolare, ma con possibilità di caricare anche un eventuale abbonamento). Per facilitare l'utilizzo e promuovere la diffusione della carta a scalare , le ricariche si potranno effettuare agli sportelli delle Casse rurali. Sulle modalità e i dettagli, il Servizio trasporti pubblici della Provincia, che sta eseguendo le ultime verifiche, sarà più preciso ed esaustivo nei prossimi giorni.

In tempo di spending review, il Comune aveva la necessità di recuperare i 9,2 milioni di euro in meno sul bilancio e tra le varie voci su cui la giunta Andreatta ha deciso di intervenire c’è anche il trasporto urbano. Già in autunno la frequenza delle corse era stata diradata, per rendere più sostenibile il bilancio tra costi di esercizio e efficienza del servizio. Ora da venerdì scatta il secondo “step”: l’aumento dei prezzi dei biglietti, già annunciato con la chiusura del bilancio. Non farà piacere agli utenti pagare di più, ma la decisione è presa da tempo.













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