Autoarticolato si schianta alla Ca’ Rossa

Il guard-rail ferma il mezzo evitando che il carico di prosciutti finisca nel lago. Autista ferito e statale bloccata per ore


di Roberto Gerola


PERGINE. Nuovo ennesimo schianto in riva al lago. Ieri mattina poco prima delle 6, un autoarticolato straniero carico di prosciutti si è schiantato contro il guard-rail lungo la statale della Valsugana tra San Cristoforo e Levico Terme. Solito posto: poco oltre la galleria della Ca’ Rossa, dove la statale fa una curva sinistrorsa.

L’autotreno proveniva da Pergine: superata la galleria, ha imboccato la curva e per correggere la corsa (movimento del carico o velocità eccessiva?) ed evitare il guard-rail, l’autista ha sterzato sulla propria sinistra, ma l’autotreno si è capovolto. Questa volta, il guard-rail rinforzato ha retto all’urto evitando che l’automezzo precipitasse nella scarpata con il rischio che finisse nel lago. L’autista è rimasto ferito e è stato trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Un guard-rail rinforzato: cemento armato come base sulla quale era infilato un robusto parapetto con sbarre di metallo agganciate fra di loro. Un manufatto che corre lungo tutto il tratto, dalla galleria fino alla fine della curva che si sta rivelando sempre più fonte di guai specialmente per chi viaggia in velocità e non rispetta i limiti per altro segnalati. Il pesante automezzo (con la motrice targata Lituania, e il rimorchio targato Danimarca) ha strisciato per metri lungo il guard-rail accartocciandosi poi sul bordo. Una visione impressionante per i primi soccorritori. Pattuglie della polizia stradale e dei carabinieri hanno raggiungo il luogo dell’incidente insieme all’ambulanza. L’autista è stato trasferito in ospedale e la strada chiusa al traffico: auto, camion, pullman di linea sono stati dirottati lungo la strada provinciale di Caldonazzo che attraversa San Cristoforo, Calceranica e Caldonazzo prima di arrivare alla statale nei pressi di Levico Terme. Parte del traffico è stato dirottato anche sulla strada provinciale del Colle di Tenna che pure arriva a Levico Terme. Nel violentissimo urto, il rimorchio si è sfasciato e aperto, rivelando un carico “prezioso”: quintali di prosciutti semilavorati (in sostanza dovevano ancora essere sottoposti al procedimento si stagionatura) provenienti dal nord Europa e diretti nei Paesi dell’Est. Gran parte del carico è finito in strada, ma anche oltre la barriera, giù nella scarpata finendo nel prato sottostante, lungo la sponda del lago, ma non in acqua. Pompieri di Trento e di Pergine, insieme a squadre di operai del Servizio strade della Provincia hanno provveduto a recuperare i prosciutti e a caricarli su un altro camion diretto all’inceneritore. Ci sono poi volute ore, prima che il camion fosse imbragato e rimesso sulle quattro ruote e allontanato. L’uso dell’autogru dei vigili del fuoco è stato laborioso e il traffico è ripreso a scorrere regolarmente dopo molte ore di lavoro anche per ripulire la carreggiata.

Quello avvenuto ieri, è l’ultimo di una lunga serie di incidenti analoghi. Numerosi i camion (ma anche le auto) che finiscono schiantate contro il guard-rail che solo da qualche tempo è stato costruito particolarmente robusto e in grado di trattenere (ma non sempre) gli automezzi sulla carreggiata. E ieri si è riproposto il dilemma di intervenire realizzando il tunnel di Tenna. Un’opera dal costo improponibile: oltre mezzo miliardo di euro per poi avere un tratto di statale vietato ai camion con merci pericolose e soprattutto dalle conseguenze incalcolabili.

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