le dichiarazioni

Assessori fassani choc: «Con scopa e mazza a cacciare i profughi»

Boso e Sommavilla (Campitello) su Facebook dopo la rivolta nel centro di Cona. Il leader dei commercianti: «Vi seguo»


di Valentina Redolfi


FASSA. Dopo l’attentato incendiario a Soraga contro un immobile destinato a ospitare i profughi, due mesi fa, ora tocca alle frasi choc degli amministratori contro i migranti. In Val di Fassa il tema resta caldissimo e l’ultima bufera esplode su Facebook, dove alcuni ammistratori comunali dell’alta valle hanno commentato i fatti di cronaca degli ultimi giorni, la ribellione dei migranti esplosa nel centro di accoglienza di Cona dopo la morte di una ragazza ivoriana di 25 anni.

«Ieri gli immigrati di un centro a Verona si sono lamentati della poca igiene del centro stesso allora io stamattina mi sono alzato alle 4 x finire prima il mio lavoro e adesso parto x Verona con scopa e spazzettone, sia mai che qualcuno di loro voglia tornare nel paese d’orgine. Perderemo tanta forza lavoro. Qualcuno viene con me?», ha scritto sul suo profilo Facebook Martin Boso, assessore a cultura e sport del Comune di Campitello.

Pochi minuti dopo a rispondere (oltre a molti cittadini privati) sono state anche due persone con cariche politiche o di rappresentanza. Il vicesindaco di Campitello (e marito della procuradora Elena Testor) Stefano Sommavilla scrive: «Io ci sono». E il rappresentante dei commercianti di Canazei Fabrizio Valeruz: «Ti seguo anch’io con la mazza, ma quella da baseball però!!!». L’assessore Boso replica ancora: «Ci aggiungerei anche qualche amico veneto».

Lo scorso ottobre a Soraga ignoti avevano cercato di dare fuoco alla struttura che avrebbe dovuto ospitare un gruppo di profughi. Di fronte a questo fatto i vertici al governo in valle avevano condannato l’atto e in più avevano cercato una soluzione per rendere più positiva l’accoglienza in valle. In un comunicato stampa del 12 dicembre la procuradora Elena Testor aveva dichiarato che «con un profuso impegno da parte del Comun general e dei sindaci di tutti i comuni si è giunti velocemente al reperimento degli appartamenti necessari ad accogliere il numero congruo di persone per la valle.

Ad oggi, sono stati reperiti cinque appartamenti. Siamo in attesa sia dei vari riscontri da parte dei servizi sociali della Provincia, sia di conoscere quale associazione o cooperativa sarà titolare del progetto di accoglienza dei richiedenti asilo, in modo da coordinarne strutture e servizi di valle. Ancora una volta, la determinazione e la sinergia che caratterizzano il Comun general e i sindaci di Fassa stanno dimostrando che la nostra valle è luogo di accoglienza, unione e solidarietà». Dai commenti letti su Facebook sembra però che la sinergia non sia del tutto condivisa.

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