Asili nido alla Comunità, decideranno i sindaci

Predisposto un documento per unificare la gestione sotto l’ente territoriale Carzano e Cinte Tesino hanno già dato l’ok. Borgo invece non vuol cambiare


di Marika Caumo


VALSUGANA. Asili nido, proposta una bozza di convenzione per una gestione sovracomunale da parte della Comunità di valle.

Il documento, predisposto dalla commissione per i servizi della prima infanzia di cui è presidente Ornella Campestrini, sindaco di Torcegno, è stato consegnato in Conferenza dei sindaci, con i primi cittadini che si sono riservati di valutarlo e fare le dovute osservazioni. A breve un nuovo incontro, in cui saranno presentati i costi dell'intervento, e si dovrà trovare il giusto accordo sulla ripartizione delle spese.

Il Comune di Carzano, dove insiste un nido da 32 posti gestito dalla cooperativa Bellesini, si è dichiarato disposto ad entrare nella gestione della Comunità così come Scurelle, che a settembre aprirà le porte di un nuovo nido da 20 posti, finanziato sul Fut. Idem per il nido di Cinte Tesino gestito dalla cooperativa Amica (accoglie 8 bimbi, che diventeranno 12 entro primavera): qui a breve inizieranno i lavori di sistemazione degli spazi, affidati alla ditta Edilfattore di Castello Tesino, che termineranno a giugno.

A settembre i piccoli, ora ospitati nella scuola materna di Castello, potranno tornare a Cinte.

Diverso il discorso per il Comune di Borgo, proprietario del nido da 46 posti che gestisce direttamente: il sindaco Dalledonne ha manifestato la volontà di mantenere la situazione attuale.

Obiettivo è quello di arrivare ad una gestione sovracomunale del servizio da parte della Comunità, con appalti unici. «Al contempo bisogna fare una programmazione dell'offerta educativa, ma non è così semplice. La Provincia deve fare chiarezza», spiega la Campestrini, ricordando che entro primavera va discussa la delibera provinciale che prevede l'aumento dei numeri delle strutture attuali, riducendo il rapporto bimbo/metro quadro. Inoltre i servizi offerti in valle sono svariati: nidi d'infanzia pubblici, privati, servizi integrativi di conciliazione tempo-lavoro (a Samone e Ivano Fracena) e la Comunità ha competenza solo sui primi. Certo è che ci sono 102 bimbi nelle liste d'attesa. In tal senso il Comune di Strigno sarebbe pronto per aprire un nido nei locali sotto la biblioteca, così come Roncegno ha avanzato la volontà di un nido in convenzione con Ronchi e Novaledo. Infine Grigno sarebbe pronto a partire con un servizio di Tagesmutter entro il 2015.

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