Arriva il «pane sospeso» per le persone in difficoltà

L’usanza napoletana del caffé trasformata in un’iniziativa di solidarietà. Si lascia un’offerta in panificio, ne beneficeranno “in spaccatine” i bisognosi


di Claudio Libera


TRENTO. Dopo il “caffè sospeso”, arriva anche il “pane sospeso”, o in attesa, perché, come recita la coscienza e non il detto popolare, “quando gli uomini condividono il pane, condividono pure la loro amicizia”. Il caffè sospeso è una vecchia tradizioni di Napoli celebrata anche in un libro di Luciano De Crescenzo, che così la presenta: «Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…». In un’ottica di solidarietà già proposta dall’Associazione culturale Amici della Città ed avviata, in primis, dal Bar Adria in Largo Nazario Sauro, dalla signora Wanda, poi al Caffè Italia di piazza del Duomo ed in altri locali di Rovereto e della periferia di Trento, la tradizione del caffè sospeso si rinnova con il “pane sospeso”. In questi tempi di crisi , c’è anche chi non riesce a comprare il pane e c’è chi paga il pane per chi non ce la fa a comprarlo. Questa iniziativa, vuole aiutare le famiglie e le persone in modo concreto. Il meccanismo è semplice: al panificio si lascia un’offerta, che può essere anche di pochi centesimi o un euro, in un contenitore simile a quello delle mance nei ristoranti. I soldi vengono tenuti da parte e quando si presentano le persone in difficoltà il fornaio prepara loro un sacchetto con il pane (massimo cinque spaccatine), riscuotendo la somma dal contenitore delle offerte. Sono già in corso incontri con alcuni panifici e gli ideatori, in primis Stefano Grassi, presidente dell’Associazione culturale Amici della Città, lanciano un appello ai panificatori della Città di Trento per cercare di coinvolgerne il più ampio numero di aderenti, che saranno riconoscibili grazie a un cartello attaccato all’esterno che segnala l’adesione all’iniziativa. Se come dice De Crescenzo il caffè sospeso esprime la filosofia di vita della napoletanità, lo stesso può dirsi del pane sospeso, filosofia di vita ispirata alla solidarietà. Un’iniziativa a costo zero per i commercianti, positiva per ciò che realizza e per ciò che significa.

Sono i cittadini, i contradaioli, che si uniscono attorno ai più bisognosi, mossi da un sentimento talora inconscio che porta il nome positivo di Comunità e di Contrada. La bellezza di questo modo di agire sta nel fatto che i frutti sono tangibili, direttamente visibili; Stefano Grassi e la sua Associazione desiderano far nascere nelle persone la consapevolezza che un piccolo gesto può essere davvero significativo per alcuni, poiché, come sempre, l’insieme di piccoli gesti formano una grande mano di sostegno.

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