Arriva il gelo, ma è allerta per l'acqua

Non piove e le riserve idriche scarseggiano: restrizioni in Val di Non


Jacopo Tomasi


TRENTO. Nel fine settimana le temperature scenderanno abbondantemente sotto lo zero, ma a preoccupare la Protezione civile trentina - più dell'ondata di freddo siberiano - è l'assenza di precipitazioni. È da novembre che non piove in modo significativo e anche se ieri è arrivata un po' di neve le riserve idriche sono a rischio. Tanto che in alcune zone si pensa a restrizioni dell'uso di acqua.

In Val di Non queste restrizioni sono già realtà. Nella frazione di Dovena, poco più di cento abitanti, il sindaco di Castelfondo, Nadia Ianes, ha ordinato la bollitura dell'acqua destinata ad uso umano con divieto assoluto di uso diverso da quello potabile. Questo perché - scrive il primo cittadino nell'ordinanza - l'acquedotto di Dovena è in sofferenza «a causa della diminuita portata della sorgente per l'assenza assoluta di precipitazioni».

Il capo della Protezione civile trentina, Raffaele De Col, specifica comunque che non si può parlare di "emergenza idrica". «Non siamo ancora in una situazione d'allerta, anche se stiamo monitorando con attenzione gli acquedotti della provincia perché se non ci saranno precipitazioni serie la carenza d'acqua potrebbe rappresentare un problema nelle prossime settimane».  È da tre mesi che non piove in modo abbondante in Trentino.

Nel mese di gennaio, secondo i dati forniti da Meteotrentino, le precipitazioni sono state di poco superiori ai 20 millimetri, circa la metà rispetto alla media degli anni 1978-2005 (che è stata di 46,7 millimetri). Un inverno secchissimo che può avere conseguenze sui bacini e sulle riserve idriche. Qualora ve ne fosse bisogno, la Protezione civile andrebbe con delle autobotti a rifornire i depositi in sofferenza. «Alcune zone - conferma De Col - sono più a rischio di altre, ma la situazione è piuttosto variegata».  Se pioggia e neve si fanno attendere, il freddo arriverà puntuale. Per le giornate di domani, sabato e domenica è previsto un brusco calo delle temperature, «tra i 5 ed i 10 gradi rispetto ai valori attuali», fa sapere Meteotrentino.

In montagna, soprattutto nella giornata di sabato, la colonnina di mercurio potrebbe scendere attorno ai -20, che con il vento a 40 km/h determinerebbe una temperatura percepita di -35. Temperature polari.  Anche in fondovalle, comunque, sarà allarme freddo. I più colpiti saranno i senzatetto che stanno affollando i 110 posti letto a disposizione nei dormitori della città. Per loro il Comune ha predisposto un piano straordinario proprio per affrontare la gelata dei prossimi giorni.













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