politica

Arriva Alfano, invitato dal Sacro Cuore

Sabato a scuola parlerà di referendum a studenti e famiglie. Il governatore Rossi: «Lo incontrerò ma non faccio iniziative elettorali»


di Chiara Bert


TRENTO. Il ministro dell’interno Angelino Alfano è atteso sabato prossimo a Trento. Non per una visita istituzionale, ma su invito di una scuola privata, l’Istituto Sacro Cuore. «Con la presente informiamo che sabato 26 novembre l’Istituto è onorato di accogliere la visita del ministro dell’interno Angelino Alfano». L’invito, inusuale da parte di una scuola per di più privata, è arrivato via mail alle famiglie di scolari e studenti iscritti al Sacro Cuore. Nella missiva non si fa nessun cenno al motivo della visita del ministro. «I genitori che avessero piacere di intervenire, sono pregati di lasciare il loro nominativo in portineria, per ragioni organizzative», ha scritto la Madre superiora Orsolina Gatti.

Dalla scuola sono ancora in attesa della conferma ufficiale della segreteria di Alfano, che ha naturalmente un’agenda di impegni fittissima che fino all’ultimo è soggetta a modifiche dettate dalle urgenze del Viminale. Ma la notizia è ormai trapelata. Il ministro con il Sacro Cuore ha da tempo rapporti privilegiati, oltre che una diretta conoscenza con Franca Penasa, braccio destro della madre superiora nonché ex consigliera provinciale, oggi membro della Commissione dei 12, già coordinatrice regionale del Nuovo centrodestra, il movimento fondato da Alfano dopo il divorzio burrascoso da Forza Italia e la decisione di restare al governo con il Pd.

Al Sacro Cuore il ministro è atteso per parlare dei temi dell’attualità politica, in primis del referendum costituzionale del 4 dicembre, dove il Nuovo centrodestra è schierato per il sì alla riforma, ma anche del tema caldo dei migranti. Il governatore Ugo Rossi conferma la visita: «Vedrò Alfano nella mia veste di assessore all’istruzione visto che interverrà in una scuola. So che parlerà anche del referendum, ma io a quel punto me ne andrò perché non faccio iniziative elettorali nelle scuole. Questa è un’iniziativa del Sacro Cuore, noi ci siamo semplicemente assicurati che avessero rispettato la par condicio organizzando anche un momento informativo che desse spazio alle ragioni del no».

Spazio che c’è stato, ma ben diverso da quello previsto per il ministro. Il 15 novembre l’Istituto ha infatti promosso un incontro a scuola con il sostituto procuratore Pasquale Profiti, schierato per il no al referendum, che è intervenuto di fronte ai ragazzi delle classi quinte che potranno votare il 4 dicembre. Per il ministro il parterre sarà decisamente più ampio, a solo una settimana dal voto referendario. Questa volta infatti l’incontro è stato aperto alle famiglie dei ragazzi, anche di quelli della scuola dell’infanzia e di elementari e medie. Proprio per esigenze organizzative, e di spazi, la scuola ha quindi scritto ai genitori chiedendo loro di far sapere chi intende partecipare. La visita è fissata per le 10 del mattino. L’agenda della giornata non è ancora nota. «Vedremo se ci sarà il tempo di parlare con il ministro di sicurezza e profughi», spiega il presidente della Provincia Rossi.













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