Armanini, i cespugli si ribellano  

Oggi il vertice del centrodestra. Per il candidato sindaco di Trento la Lega punta sull’ex prorettore, che però non piace a tutti gli alleati Freddo Progetto Trentino. Cia (Agire) rilancia i nomi di Laura Strada e Marco Luscia. Kaswalder insiste per l’avvocato Lorenzo Eccher



Trento. È il giorno del vertice del centrodestra per la scelta del candidato a sindaco di Trento. In pole position resta il nome di Aronne Armanini, ingegnere e professore di idraulica e già prorettore dell’università di Trento, nome fortemente voluto dalla Lega e sostenuto anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia e La Civica dell’assessore Mattia Gottardi. La vicinanza di Armanini a Ordine Nuovo negli anni ’70 a Padova, riemersa dalle cronache dell’epoca, non ha fatto cambiare idea al Carroccio. Ma alcuni degli alleati scalpitano.

Ieri sera si è riunito Progetto Trentino. Non sarebbero emersi per ora nomi alternativi ma quello di Armanini sicuramente lascia freddi i grisentiani. «Ne parleremo oggi in maggioranza», spiega l’assessore Mario Tonina. Dai cespugli arriveranno sul tavolo altri nomi. Walter Kaswalder con i suoi Autonomisti Popolari continua a sostenere l’avvocato Lorenzo Eccher, mentre Agire di Claudio Cia porterà al tavolo i nomi della giornalista Laura Strada e di Marco Luscia, insegnante di religione e presidente dell’associazione “Libertà e persona”.

Ieri in una nota il segretario organizzativo di Agire Sergio Binelli ha fatto sapere: «Le nostre proposte sul candidato sindaco hanno sempre avuto un intento inclusivo, perché siamo consapevoli del fatto che per poter amministrare, in particolar modo nel capoluogo, dobbiamo riuscire ad intercettare quei cittadini che ancora oggi non si riconoscono pienamente nel centrodestra. Per questo ribadiamo che i nomi proposti da Agire tramite il nostro segretario politico Claudio Cia, sono quelli di Marco Luscia e di Laura Strada. Rimaniamo quindi fiduciosi che tali personalità, vista la loro caratura, possano essere prese in seria considerazione». Per Agire «l’auspicio è che la coalizione di governo provinciale possa serrare le proprie fila, non solo a Trento ma anche nei comuni più piccoli: è un test importante e non possiamo permetterci di lasciare campo libero ad uno schieramento di sinistra oramai sempre più ideologizzato, e che nell’eventualità in cui riuscisse a vincere le prossime comunali, potrebbe facilmente usare i comuni più importanti per danneggiare la maggioranza di governo provinciale, anche in vista delle provinciali 2023. Tutto a discapito della cittadinanza».















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