Argentario, isola felice. Tranne le strade

Il caso della settimana: su troppe vie della collina est la velocità degli automobilisti è eccessiva e mette seriamente in pericolo i residenti


di Martina Bridi


TRENTO. Potrebbe quasi essere definita una piccola isola felice. La zona di Trento est, cui fa capo la circoscrizione dell'Argentario, è formata da sobborghi percorsi da strade pulite e illuminate che - ogni anno grazie anche a una manifestazione che porta in strada molte persone - i residenti mantengono sempre in ordine. Ma guardando bene e ascoltando le voci di chi ci abita, si capisce che i problemi ci sono anche qui: le criticità principali riguardano alcuni tratti dove il manto stradale non è regolare, la mancanza di marciapiedi e l'elevata velocità con cui viaggiano alcuni automobilisti.

Segnalata a più riprese su “Dillo al Trentino” da alcuni lettori, in via Bassano sulla vecchia statale tra lo svincolo per Martignano e quello per San Vito/San Donà corre una striscia profonda e raschiata di asfalto in corrispondenza dei lavori eseguiti tempo fa. Le auto sono costrette a viaggiare in obliquo con le due ruote lato passeggero inserite nella striscia e le altre due lato conducente sopraelevate. Il disagio si accentua all'entrata nella galleria, scarsamente illuminata e quindi praticamente immersa nell'oscurità. Anche scendendo lungo via Bellavista, da Martignano in direzione Trento, il manto stradale non è regolare, ma almeno qui l'asfalto non è raschiato e quindi si possono evitare continui sobbalzi. Ma la questione che sta più a cuore degli abitanti dell'Argentario è sicuramente quella della sicurezza legata alla viabilità.

I residenti di via alla Veduta, la strada che sale fino a Villamontagna, lamentano da tempo la mancanza di un marciapiede che consenta di arrivare a Cognola a piedi senza il rischio di essere travolti da una macchina. Anni fa è stato costruito un breve tratto di marciapiede, il quale però si interrompe ad un certo punto senza garantire più la possibilità di proseguire in sicurezza. Situazione analoga anche in via per Tavernaro, dove i bambini che tornano da scuola dopo essere scesi dall'autobus devono percorre un tratto di strada senza alcuna protezione nei confronti delle auto di passaggio. La soluzione migliore sarebbe la costruzione di un marciapiede o, almeno, la delimitazione del transito pedonale con segnaletica orizzontale attraverso una linea gialla continua.

In via Pradestei, a Villamontagna, la strada (proprio perché non molto trafficata) talvolta viene percorsa a una velocità esagerata rispetto alle esigenze di un quartiere fortemente residenziale. Per questo motivo, secondo alcuni residenti una delle possibili soluzioni per obbligare gli automobilisti a guidare più lentamente potrebbe essere l'installazione di dossi rallentatori. Anche in via San Vito il problema riguarda la velocità con cui transitano le automobili, specialmente in orario serale e notturno. Ciò ha causato qualche giorno fa uno spiacevole episodio: una signora anziana è stata travolta sulle strisce pedonali da un auto in corsa che non è riuscita a fermarsi completamente nonostante il semaforo rosso. Altro problema quello delle automobili provenienti dall'intersezione dei civici 115/137 che non hanno il tempo di immettersi sulla strada principale in completa sicurezza, perché c'è sempre il rischio che sopraggiunga qualche altro veicolo a velocità particolarmente elevata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano