Area ex Gentilini in aula ed è subito polemica

La discussione si è protratta per cinque ore ma senza arrivare al dunque Frizzi minaccia le dimissioni, Bassetti ricorda che la lottizzazione è nel Prg



RIVA. Quasi cinque ore di discussione hanno forse esaurito i primi interventi dei consiglieri sulla tormentatissima lottizzazione sull'area ex Gentilini.

Dopo l'introduzione del sindaco -nella sua qualità di titolare dell'urbanistica- il responsabile dell'ufficio edilizia del comune, Achille Rosa, ha illustrato i dettagli del progetto, così com'è maturato in mesi di confronti e discussioni con proprietà e progettisti.

In particolare i lottizzanti si impegnano a realizzare, a loro spese, la rotatoria all'intersezione con via Padova, arretrata rispetto all'asse di viale Rovereto per lasciare una corsia di otto metri dalla parte del du Lac ed assicurare comunque il passaggio pedonale nel caso d'una chiusura al traffico veicolare di viale Rovereto; un marciapiede lungo via Padova fino all'edificio che ospita la mensa della cartiera, il rifacimento del marciapiede lungo viale Rovereto (dove rimarrà la sequenza di pini marittimi), la cessione al comune di almeno 88 posti auto per quasi 1200 metri quadri di superficie nel piano interrato dell'edificio. Il tutto vale più o meno un milione (300 mila euro solo la rotatoria).

Subito dopo è toccato a Rocco Frizzi aprire il fuoco, con un intervento tutto politico centrato sui rapporti fra maggioranza ed opposizioni: su questioni di tanto peso, ha detto il consigliere, la coalizione deve poter contare sulle sole sue forze, senza le stampelle dell'opposizione necessarie per arrivare alla quota 16 nel caso di defezioni (peraltro annunciate) nello schieramento di Mosaner.

Se la maggioranza da sola non dovesse farcela, il papocchio antidemocratico che ne nascerebbe, renderebbe tanto asfissiante il clima del consiglio comunale da indurlo a rassegnare le dimissioni.

Secondo attacco da Pier Giorgio Zambotti: è allucinante la svendita di ogni valore agli interessi dell'imprenditoria privata e della grande distribuzione. Nessuno vuole il nuovo mostro, eppure lo voteranno. Morghen, terzo tiratore, ha elencato una lunga serie di motivi per cui non si devono esaltare a parole i piccoli operatori e di fatto poi castigarli favorendo l'insediamento dei grandi centri commerciali. Pederzolli ha ricordato l'assurdo del trasferimento di Gentilini al Fangolino motivato proprio da Mosaner con la volontà di alleggerire l'insostenibile situazione del traffico su viale Rovereto. Enzo Bassetti per contro ha ricordato come la proprietà non faccia altro che realizzare quel che il prg in vigore gli consente: l'eventuale no all'edificazione doveva essere pronunciato in sede di pianificazione del territorio.

La discussione in consiglio comunale riprenderà il 13 luglio e presumibilmente dovrebbe concludersi con l’approvazione a maggioranza della lottizzazione.













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