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Area ex Frizzera messa in vendita

Valutata 7 milioni di euro, ma potrebbe essere ceduta per meno. Al vaglio anche una sua destinazione commerciale



TRENTO. C’è chi la chiama Beirut, per descriverne la somiglianza a una zona bombardata. E certo l’area ex Frizzera (che si chiama così perché era di proprietà del commercialista Bruno Frizzera) o ex Scalo Filzi, come vogliate chiamarla, non è un bel biglietto da visita per la città. A un passo dal centro e dalla tangenziale, su via Brennero, è stata a lungo rifugio di disperati e spacciatori, ostaggio di piani rivisti mille volti e di investitori in crisi. Adesso, però, la svolta potrebbe essere vicina. La Raetia sgr, controllata dalla Cassa di Risparmio di Bolzano ha avviato le procedure di vendita dell’area che era di proprietà del fondo Katikia1.

Si tratta di un’area di un ettaro e mezzo che, con il vecchio piano regolatore, aveva una cubatura di circa 40 mila metri cubi. A dire la verità, il Comune aveva previsto un comparto unico con l’attigua area Albertini e la cubatura totale era di 69 mila metri cubi. Le previsioni erano di un terzo della cubatura destinato a edilizia residenziale, un terzo commerciale e un terzo direzionale. Adesso, però, il Comune è disposto a sciogliere il comparto e pronto a discutere con il nuovi proprietari pur di riqualificare quella zona da troppo tempo abbandonata a se stessa. E questo è il primo elemento che potrebbe rendere molto appetibile l’area ex Frizzera. Infatti si trova a un passo dal centro su una strada molto trafficata. Trasformare l’ex concessionaria in un centro commerciale potrebbe essere molto allettante per le catene commerciali non ancora presenti a Trento. E alla Cassa di Risparmio di Bolzano puntano proprio su questo. E già ci sono stati molti interessamenti informali.

Ma a rendere appetibile l’area c’è anche il calo del prezzo. Nel 2009 l’area era stata apportata al fondo Katikia1 dall’immobiliarista Loris Todesco per un valore di 25 milioni di euro. E’ vero: era un’era geologica fa e i valori immobiliari erano alle stelle. Oggi sono alle stalle e forse si trova qualche immobiliarista trentino pronto ad approfittarne per poi vendere tutto a qualche catena commerciale che magari viene da fuori. E infatti il valore dell’area in dicembre è stato valutato a dicembre 2016 in 7 milioni di euro. La stessa perizia ne valuta il valore in pronta vendita addirittura in 4 milioni di euro. Raetia sgr, però, conta di avvicinarsi molto ai 7 milioni e per questa è stata avviata una sorta di asta privata.

E c’è anche un terzo elemento favorevole, ovvero il fatto che l’area è stata ripulita dall’amianto e non è inquinata, quindi non necessita di particolari bonifiche, come si temeva in precedenza. Raetia ha fatto fare uno studio di caratterizzazione che esclude inquinamenti. Il termine per la presentazione delle offerte è il 23 settembre. I gruppi interessati potranno presentare le proposte e anche informarsi in Comune sulle possibilità di sviluppo di quella zona così disastrata.

Come detto, il Comune è pronto ad allentare i limiti, a partire dallo scioglimento del comparto con l’area Albertini per continuare con la destinazione d’uso. Questo pur di eliminare un cratere che assomiglia tanto a un pezzo di città bombardata. Resta da vedere se nella disponibilità del Comune rientra anche la possibilità di far sbarcare a Trento una catena commerciale che possa scalfire seriamente il duopolio Poli-Coop. Un grande centro commerciale a un passo dalla città potrebbe dare una scossone a equilibri consolidati.

Insieme all’area ex Frizzera, sono messi in vendita altri beni immobili del fondo Katikia1 tra i quali appartamenti in via Oss Mazzurana e uffici.













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