Arco, per la giunta 250 mila euro all'anno

E' il totale delle indennità e dei rimborsi spesa. Risparmiati 67 mila euro


Gianluca Marcolini


ARCO. A conti fatti è l'assessore che telefona e si muove di più, quello impegnato a tessere relazioni e a promuovere la propria opera e quella delle attività economiche che rappresenta. In altre parole una sorta di "ministro degli esteri" della giunta arcense. Roberto Bresciani è l'amministratore che costa di più, in termini di spese vive. Ma non è da meno il collega alla cultura Max Floriani mentre sono ridotti al minimo i rimborsi dell'urbanista Paola Gatti. A fornire le cifre è lo stesso esecutivo municipale.

L'operazione trasparenza è firmata dall'assessore alla comunicazione Renato Veronesi ed è parte integrante della replica ad una precisa sollecitazione fatta pervenire dai consiglieri di opposizione delle liste Amministrare Arco e Pdl.  Quello dei costi della politica è un tema di strettissima attualità. Veronesi, nel diffondere i dati raccolti in queste settimane assieme agli uffici municipali, ci tiene a fare una doverosa premessa: «Siamo, credo, l'unica amministrazione provinciale, per quanto concerne i comuni più grandi, ad essersi ridotta del 20 per cento l'indennità di carica, già nella passata legislatura, quando ricoprivo il ruolo di sindaco. A conti fatti, fino ad ora, si sono risparmiati, nel 2011, quasi 45 mila euro che diventeranno oltre 67 mila a fine anno».

Calcolatrice alla mano, sindaco e assessori costano complessivamente alla comunità 20.887 euro di "stipendio" mensile lordo (5.968 il sindaco, 2984 il vicesindaco e 2387 gli assessori), frutto di quella riduzione del 20 per cento già menzionata, con orgoglio, da Veronesi. Al netto il sindaco Paolo Mattei si porta a casa 3.931 euro, il suo vice Alessandro Betta 1685, Roberto Bresciani, Renato Veronesi e Tomaso Ricci 1786, Massimiliano Floriani 1774, Paola Gatti 1443 (le cifre sono differenti in base alla tassazione applicata dai vari assessori in fase di dichiarazione dei redditi: c'è chi opta subito per un'aliquota maggiore e chi butta tutto nel calderone del proprio 730). L'unico assessore a richiedere i rimborsi spesa per le assenze dal lavoro è Betta (professore all'Enaip): 1418 euro tra il 2010 e il 2011. Tra i consiglieri Stefano Bresciani (3.777), Tommaso Ulivieri (1789) e Nilla Bertamini (1343). Nel conteggio compaiono anche le spese telefoniche.

Mattei, dopo aver utilizzato per tre mesi il cellulare di servizio (spendendo 168 euro), oggi utilizza il suo personale. Gli altri spendono intorno ai 600 euro, un po' meno Veronesi (400), Ricci e la presidente Vilma Remondini (200) e Gatti (166). Bresciani e Floriani in testa ai rimborsi per le missioni (1665 e 1393, con il primo a Palermo per il GirOlio e il secondo a Roma per i mondiali), Gatti e Mattei a quota zero.













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