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Arco, pastore denunciato per maltrattamento dei suoi cani

L'intervento nelle campagne delle Grazie della polizia locale: erano deperiti e spaventati



ARCO. Erano legati ad un palo di cemento, con una corda corta, in mezzo alle loro deiezioni, abbandonati in mezzo alle campagne delle Grazie, dalla vigilia di Natale. Infreddoliti, affamati, deperiti e spaventati. Così, due agenti della polizia locale dell’Alto Garda, chiamati dai residenti della zona, hanno trovato ieri mattina due cani meticci, che venivano utilizzati per accudire un grosso gregge di pecore.

Il loro padrone, già conosciuto per episodi simili, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali. I due cani, ora sotto sequestro, si trovano accuditi in un canile veterinario: sono stati rincuorati e rifocillati. Ora stanno bene, ma hanno trascorso le ultime ore, in malo modo.

Da qualche giorno nelle campagne del Romarzollese, pascola un grosso gregge di pecore. La zona è molto apprezzata anche dai residenti per piccole passeggiate, fra i filari di vite e i campi di frumento e mele. Sono stati gli stessi residenti a chiedere l’intervento della polizia locale. Alcuni abitanti della zona si erano accorti che due cani, utilizzati per tenere in riga le pecore, quando il gregge cambiava aria, venivano spesso legati ad un palo di cemento, fra le vigne. Di notte, invece, li sentivano guaire.

La notte di San Silvestro deve essere stata tremenda per i due animali, a causa dei numerosi botti. Quando ieri mattina gli agenti della polizia locale della Comunità sono arrivati sul posto hanno trovato i due cani spaventatissimi. Magri del Biafra, senza acqua, cibo, in mezzo alle loro deiezioni, legati stretti al collo con una corda corta. Quando è arrivato il loro padrone, gli agenti gli hanno notificato la denuncia penale per maltrattamento. Che purtroppo va a sommarsi alle altre del passato.













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