Arco, il piromane brucia un'altra auto

È denunciato ma non può essere arrestato: è malato terminale



ARCO. L'ha fatto un'altra volta, nonostante gli sia stata notificata qualche giorno fa la denuncia dei carabinieri. Ma il fatto che sia malato terminale impedisce alle autorità di prendere nei suoi confronti misure cautelari. E dunque il piromane in circolazione da un po' di tempo ad Arco l'altra notte ha dato fuoco ad una delle auto presenti nel parcheggio della casa di cura Eremo.

La Fiat Punto di proprietà di un paziente ricoverato in clinica è andata distrutta: quando i vigili del fuoco sono arrivati nel luogo indicato, in via Capitelli, le fiamme già l'avvolgevano completamente. Spento il rogo, ai pompieri si sono sostituiti i carabinieri della stazione di Arco, che hanno riaperto l'indagine che ritenevano di aver chiuso, appunto, con la denuncia per incendio doloso nei confronti di un arcense.

Anche in quest'ultimo caso, l'uomo sarebbe stato filmato dalle telecamere di videosorveglianza private disseminate lungo via Capitelli, anche mentre è vicino alla Punto bruciata. Come la zona, anche l'ora dell'azione - verso le tre di notte - ricalca lo scenario del raid incendiario compiuto tra il 27 e 28 luglio del quale, secondo i carabinieri, sarebbe responsabile. Quella notte erano andati distrutti un mezzo della Pulibenaco, un cassonetto delle immondizie, l'insegna dell'Eremo (contro la quale l'uomo forse nutre sentimenti negativi) e altri beni di minore entità.













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