Apparecchi da sostituire, divieti in forse

Entro l’anno nuove slot ovunque per ragioni tecniche. E parte un altro ricorso contro Mezzocorona



TRENTO. L’interesse pubblico viene prima di quello economico. Ovvero, la necessità di contrastare il dilagare della dipendenza da gioco d’azzardo va promossa anche a scapito dell’attività degli esercenti. Questo il senso della sentenza con cui il Tar, l’altro ieri, ha respinto la richiesta di sospensiva delle delibere del Comune di Moena avanzata da Euromatic e Confcommercio. Si dovrà però attendere il pronunciamento di merito, per capire quale sarà il futuro dei provvedimenti presi dall’amministrazione municipale fassana (e da tante altre) sulla collocazione dei nuovi apparecchi da gioco nel territorio comunale, che una recente legge provinciale vuole ad almeno 300 metri di distanza dalle scuole. E andrà chiarito anche se la decisione dei giudici amministrativi riguarderà pure le slot machine che, per ragioni tecniche, prenderanno il posto di quelle già esistenti.

Non si tratta di un problema di secondo piano, anzi: spiega infatti l’avvocato Michele Busetti, legale dei ricorrenti, che entro la fine dell’anno tutti gli apparecchi da gioco sono destinati a essere sostituiti da altri, per via del continuo rinnovo dei parametri tecnici. Il punto è: anche per queste, se il Tar darà ragione al Comune di Moena, varranno i provvedimenti di limitazione? Stanto alla sentenza relativa alla sospensiva, parrebbe di no: «Non sembra - scrivono i giudici - che la legge e le delibere possano interpretarsi nel senso di estendere il divieto anche alla sostituzione degli apparecchi già esistenti e installati, anche se ciò dovesse avvenire con apparecchiature diverse e tecnologicamente più avanzate». Ma si tratta di un passaggio che, come detto, andrà eventualmente confermato nella sentenza di merito. Le delibere del Comune di Moena, benché per via interpretativa, sembrano riguardare anche questo caso.

Chi invece lo ha fatto esplicitamente è l’amministrazione di Mezzocorona, che a scanso di equivoci prevede l’allontanamento delle slot machine dalle scuole richiesto dalla legge provinciale anche per quanto riguarda i nuovi apparecchi in sostituzione di quelli già installati. Non solo per ragioni tecniche di ammodernamento degli standard tecnologici di funzionamento, ma comprendendo anche quelli che si dovrebbero rendere necessari per semplici guasti di slot già in uso. Tanto che domani Busetti impugnerà la relativa delibera, depositando al Tar un nuovo ricorso.

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