Appalti, quest’anno lavori per 36 milioni 

Il Comune fa il punto delle gare in corso: 11 milioni per gli uffici tecnici, 21 milioni per gestire i nidi



TRENTO. Dalla nuova sede degli uffici comunali all’ampliamento della mensa della scuola di Mattarello, dalla realizzazione della pista ciclopedonale di San Martino alla riqualificazione dell’area sportiva di Cadine, alla ristrutturazione della caserma dei carabinieri di Candriai. Sono alcuni degli appalti che il Comune ha appena ultimato e che diventeranno progetti esecutivi quest’anno. Gare che riguardano lavori edilizi, stradali e di servizi e che ammontano ad un totale di 36 milioni e mezzo. Lo ha annunciato ieri l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi, in un incontro con la stampa, accompagnato dal dirigente dell’Ufficio appalti Ennio Dandrea e dalla capoufficio Sonia Pinamonti.

L’Ufficio ha presentato il resoconto degli appalti delle opere pubbliche per il 2017 e le attività del 2018, corredato di tabelle e diagrammi. Analizzando i dati del 2017, emerge che l’anno appena iniziato avrà un’impennata di appalti rispetto alla media degli anni precedenti, che ammontavano ad oltre 10 milioni. Per essere precisi, nel 2017, sono state indette 52 gare per un totale di 19.079.258 di euro ed aggiudicate per un importo di 15.930.969 euro. Sui 19 milioni di opere da appaltare (compresa la gara di realizzazione del centro multidisciplinare di allenamento indoor al campo di atletica leggera “Covi e Postal” che ammonta a 1 milione e 827 mila euro), la parte del leone la fanno i lavori edili (12.485.909 euro), seguiti dai servizi (5.504.371 euro) e dalle forniture (713.573 euro).

«Va sottolineato - ha esordito l’assessore Italo Gilmozzi - che l’Ufficio appalti ha speso tutti soldi a disposizione per le opere pubbliche, a differenza di altri Comuni che non arrivano ad utilizzare le risorse a disposizione. E dei lavori aggiudicati nel 2017, su un totale di quasi 16 milioni di euro, 14 milioni e mezzo andati ad imprese locali, il resto a quelle fuori provincia. Per il 2018 abbiamo già 23 gare e dei 14 milioni e 700 mila euro destinati a lavori edili, la fetta più consistente riguarda i lavori di realizzazione degli uffici tecnici comunali, nell’ex casa di riposo di via San Giovanni Bosco. Lavori che inizieranno in primavera».

Un’altra consistente fetta di appalti, per un totale di 21 milioni e 820 mila euro, riguarda i servizi, perché il Comune ha esternalizzato 11 asili nido. «Gli importi sono alti - spiega Ennio D’Andrea - perché sono contratti per affidare la gestione degli asili per 5 anni. Anche in questo caso la valutazione della qualità pesa per un 70 per centro, rispetto al 30 per cento riferito ai costi. Due gare si sono concluse nel 2017».

«Il tempo medio del procedimento - precisa Sonia Pinamonti - è di 59,86 giorni ed i ribassi oscillano tra l’1,29% fino al 44%, ma è un caso isolato. Per gare di una certa consistenza si fa un contraddittorio tra la commissione e l’impresa, nel quale quest’ultima deve dimostrare di essere in grado di eseguire i lavori con i requisiti di qualità richiesti». (sa.m.)













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