Anziani e disabili, due pilastri del «piano sociale»

Il tavolo di lavoro della Comunità di valle ha coinvolto 260 soggetti sociali. Votato all’unanimità dell’assemblea



ROVERETO. Il piano sociale elaborato dalla Comunità di valle è stato approvato all’unanimità dai consiglieri. Per quattro mesi, il gruppo di lavoro del tavolo territoriale ha coinvolto oltre 260 soggetti. Da ognuno, spiega l’assessore Paola Dorigotti, sono arrivate istanze, «il processo partecipativo è stato compreso - spiega - sono soddisfatta, perché gli stessi consiglieri hanno apprezzato lo sforzo progettuale». “Insieme per darci una mano” è lo slogan del piano sociale. Su 88.481 abitanti in Vallagarina, emerge la presenza sul territorio di un numero rilevante di persone anziane, rispetto alla popolazione giovane. «Si tratta di un nodo critico», afferma l’assessore comunitario. L’indice di vecchiaia si colloca su un valore di 126 anziani per 100 giovani». I comuni con maggiore presenza di anziani sono quelli periferici rispetto al fondovalle. «Il trend di presenza è in aumento», spiega ancora l’assessore Dorigotti. Nei prossimi anni, saranno sperimentati centri servizi per anziani autosufficienti e centri servizi di tipo misto (pubblico, volontariato ed ex Azione 10). «Per il Comune di Rovereto è una delle prorità la realizzazione di un centro nel contesto cittadino». Fra le priorità, il potenziamento e lo sviluppo di servizi domiciliari e di teleassistenza per anziani non-autosufficienti.

Consolidamento, innovazione e sperimentazione sono le parole chiave del piano. Nell’area “minori e famiglie”, saranno consolidati i centri diurni e di aggregazione. Il progetto del Centro di Mori è priorità per la Comunità . Per i centri diurni e di aggregazione, la zona di Ala - Avio presenta i maggiori bisogni e sarà privilegiata. Altro progetto affidato, da potenziare, è quello della promozione dell’affido familiare e di accoglienza con gli altri soggetti del territorio.

Per gli adulti, saranno avviati “servizi sperimentali di bassa soglia”, che riguardano progetti che favoriscono l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Grande successo invece per il “progetto Formichine” del Comune di Rovereto che sarà consolidato.

Per l’area disabilità infine saranno sperimentati servizi intermedi di accoglienza, nuovi servizi per l’autonomia e il sollievo e nuove forme di comunicazione per l’utilizzo consapevole dei servizi. (n.f.)

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