Animali, troppi viaggi della sofferenza

Una petizione contro l'orrore dei trasporti


Maddalena Di Tolla Deflorian


TRENTO. Otto ore, solo otto ore per mandarli a morire. Oppure anche la bicicletta come mezzo per attraversare le Alpi e raccontare una storia oscura, che intreccia i diritti degli animali, la legalità e la qualità del cibo che mangiamo. Sono gli ingredienti dell'incontro multilingue e a forte impattto emotivo, organizzato giovedì sera a Trento dalla Lav. Gli ospiti erano alcuni attivisti di Animal's Angels, l'associazione tedesca che da quindici anni segue i trasporti degli animali vivi (soprattutto verso i macelli) in tutta Europa.

Il notevole lavoro di raccolta dati dell'associazione dimostra e documenta una enorme sofferenza degli animali, che viaggiano spesso senza acqua e senza soste per muoversi e riposare, che subiscono stress fortissimi, incidenti, sovraffollamenti e lotte per dividersi lo spazio, quasi sempre esiguo. "8hours" (otto ore in inglese) è diventata quindi una petizione, che da giugno ha firmato oltre mezzo milione di cittadini europei, chiedendo che i viaggi durino al massimo, appunto, otto ore.

Miliardi di animali - documentano gli Angels - attraversano ogni anno l'Europa, spesso in condizioni terribili, con viaggi anche di quaranta ore.  I rapporti di Animal's Angels non restano letture per una minoranza ma sono ritenuti strumenti conoscitivi affidabili dalle polizie dei paesi europei, che ricorrono alla loro esperienza e alle loro denunce e a volte alla formazione da parte dell'associazione. "Il vostro corpo forestale e anche la vostra polizia - hanno spiegato l'altra sera gli Angel's - si sono dimostrati più attenti a questo problema che in altri paesi, anche se resta moltissimo da migliorare".

Nel 2007 è entrato in vigore il Regolamento europeo per la protezione animale durante i trasporti, che sarà a breve ridiscusso. Secondo le prove raccolte dagli Animal's Angels però le regole restano largamente disattese e sono insufficienti. Così l'unica via - per loro e per il mezzo milione di firmatari della petizione- è ridurre i viaggi e le percorrenze. Anche in Trentino c'è un' investigatrice degli Angel's, una giovane donna, come donne sono la maggior parte delle operatrici sul campo.

"Perché - hanno spiegato gli attivisti - se mandiamo un uomo a controllare altri uomini (per la maggior parte), come operatori dei macelli, commercianti di carni e trasportatori, rischiamo di produrre un conflitto. Le donne sanno essere determinate ma gentili". Viene in mente l'inquietante libro del giornalista Peppe Ruggero (già coautore del documentario "Biutiful Cauntri", sui rifiuti in Campania) dal titolo "L'ultima cena". Il volume dimostra a colpi di inchieste della magistratura, come il settore alimentare sia inquinato in misura preoccupante da criminalità e faccendieri.













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