Anffas, lavoratori in piazza / VIDEO

Oltre trecento persone hanno protestato contro i tagli allo stipendio. Dellai furibondo



TRENTO. Massiccia partecipazione alla mobilitazione organizzata da Fp-Cgil e Cisl-Fp per protestare contro i tagli di stipendio ai lavoratori dell'Anffas Trentino (l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e per chiedere una verifica a tutto tondo sullo stato dei bilanci della onlus.

Oltre 300 persone sono infatti scese in piazza per dire no alla disdetta unilaterale del contratto integrativo stabilita dai vertici dell'Anffas: una decisione che causerebbe una perdita del 10% della retribuzione complessiva e che farebbe gravare solo sulle spalle dei lavoratori la situazione di difficoltà in cui versa l'associazione.

Il corteo partito dalla sede dell'Anffas è giunto all'Assessorato alla salute e alle politiche sociali dove si è svolto l' incontro con l'assessore Ugo Rossi. Qui però Rossi ha rifiutato il confronto.

Dura la reazione dei sindacati che si erano seduti al tavolo per chiedere una discussione seria e approfondita su tutta la situazione dell'associazione: un percorso di revisione dei conti e della situazione organizzativa complessiva che consentisse di rimettere in sesto le finanze dell'Anffas senza penalizzare i lavoratori.

Da qui il rilancio di Fp-Cgil e Cisl-Fp: "A questo punto ci rivolgeremo direttamente al Presidente della Pat al quale chiediamo un tavolo di confronto che porti a soluzioni concrete. Noi non pretendiamo di nascondere la testa sotto la sabbia, ma vogliamo entrare nel merito della situazione complessiva dell'Anffas.

"C'è un problema strutturale che non può non interessare anche la Provincia" affondano il colpo i sindacati "Oggi si tagliano i salari, domani i servizi e dopodomani va in dissesto un pezzo importante del welfare trentino. Serve responsabilità. Questo lo dobbiamo pretendere dalla direzione dell'associazione e dall'intera classe politica, nell'interesse dei lavoratori e dei cittadini".

L'arrivo all'assessorato è stato censurato dal governatore Lorenzo Dellai e  dallo stesso Rossi durante la conferenza stampa settimanale della giunta. Dellai ha ribadito che la Provincia "non è datore di lavoro, ma ente di governo del sistema". Concetto legato da Dellai anche alla vicenda 'Progettone'. Presidente e assessore hanno quindi auspicato che prosegua "il confronto sindacale" e richiamato tutti ad un senso di responsabilità da parte di chi, in un simile momento, ha un lavoro assicurato. Censura poi sui metodo della protesta. "Non siamo abituati a simili azioni - è stato detto - tipiche di altre latitudini".













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