la tragedia a piedicastello a maggio 

Anaya, chiesta l’archiviazione 

La decisione della procura sulla piccola precipitata da quarto piano



TRENTO. Per la morte della piccola Anaya Khan, 19 mesi appena, la procura di Trento ha chiesto l’archiviazione. Secondo l’ufficio inquirente nel tragico incidente di inizio maggio non sono ravvisabili responsabilità da parte di altre persone (gli adulti che si trovavano nella casa), e ora spetterà al gip decidere se approvare questa interpretazione oppure se chiedere che siano fatti ulteriori accertamenti.

Era la sera del 5 maggio scorso quando in via Caio Valerio Mariano si è compiuto il dramma, Anaya era con la mamma nella casa di Piedicastello di una famiglia di amici, anche loro pakistani. C’erano gli adulti e c’erano i bambini che giocavano assieme nella stanza. All’improvviso, senza che nessuno se ne potesse rendere conto, Anaya era riusciti ad arrampicarsi, dal letto, sulla finestra che era leggermente aperta per far entrare un po’ di fresco. E si è compiuta la tragedia: la piccola è precipitata dal quarto piano. E purtroppo l’intervento dei sanitari non ha lasciato alcuna speranza di salvare la vita alla piccola.

«Aveva 19 mesi, era nata in ottobre, il 12, nel 2016. Era una bambina dolcissima, straordinaria. Una bambina che sembrava molto più grande della sua età. Lo era per come parlava, per le cose che diceva». Anaya aveva una notevole proprietà di linguaggio, un’elevata capacità motoria. Sembrava crescere molto in fretta. Forse sapeva che doveva andarsene via» raccontava il papà della piccola. Occhi grandi, Anaya, occhi belli. Quel giorno, come i suoi fratelli era ancora più bella. Il vestitino bianco, tra tulle e pizzo pareva avvolta da una nuvola. Le scarpe rosse. «Indossava questo vestito, per il giorno della festa» ricordava il papà.













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