Altolà del Governo al doppio passaporto 

Forte irritazione della Farnesina per la convocazione a Vienna. L’ambasciatore non parteciperà



TRENTO. Altolà del governo italiano sul doppio passaporto. «Una proposta incomprensibile» l’ha definita ieri il ministro degli Esteri Angelino Alfano, dando mandato all’ambasciatore d’Italia a Vienna di non partecipare alla riunione prevista il 23 marzo prossimo tra i ministri austriaci ed i capigruppo del consiglio provinciale in tema di doppia cittadinanza. Evidentemente era stata invitato anche l’ambasciatore, che a questo punto su indicazione del governo non ci andrà. Forte irritazione da parte della Farnesina, soprattutto dopo gli incontri del giorno prima a Vienna da parte del governatore Kompatscher, dove si è rimarcata la questione della potenza tutrice di parte austriaca e la volontà di proseguire sul doppio passaporto, ancorché «senza strappi con l’Italia». A Roma non è piaciuto il coinvolgimento dei capigruppo del consiglio provinciale convocati nella capitale austriaca. Quasi una sensazione di perdita di sovranità dello Stato sulla provincia più a nord d’Italia. Riunione a cui non parteciperanno per scelta Christian Tommasini (Pd) e Roberto Bizzo (Noi per l’Alto Adige). Mentre non ci sarà nemmeno Riccardo Dello Sbarba, ma per altri impegni. Tutti comunque contrari al doppio passaporto per gli altoatesini di lingua tedesca e ladina. Al pari del centrodestra italiano e dello stesso vescovo Ivo Muser, che più volte ha richiamato il valore della convivenza. Favorevole, al contrario, la destra tedesca, mentre la Svp, con il suo Obmann Philipp Achammer sottolinea di «non capire l’intervento del ministro Alfano, perché non si tratta di un’ingerenza negli affari interni di un Paese».













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