Alto Garda: autunno «dorato» negli alberghi

Ancora aperte le maggiori strutture. Forte presenza di turisti stranieri


Nicola Filippi


ALTO GARDA. Agosto, quanti dolori. Da metà settembre ad oggi, invece, è tornato il sorriso agli albergatori della Busa. L'autunno ha portato le foglie gialle sugli alberi, ma camere piene di turisti. Soprattutto stranieri. Fino a metà novembre. La Germania si gode la leadership, seguita dagli inglesi e dagli emergenti stati dell'Est. Questo fine settimana, invece, è targato Italia. Dopo un rapido giro di telefonate nella Busa si scopre che la maggior parte delle strutture alberghiere è ancora aperta. Solo un paio di anni fa, ci avrebbe accolto il classico "tuu-tuu", il vuoto. «A Riva oggi non possiamo lamentarci, l'autunno sul Garda piace agli stranieri. Ma guardiamo cosa accade a Caldaro o Merano: là, gli alberghi sono strapieni. Perché? Ci sono manifestazioni. Noi dobbiamo potenziare gli eventi. Non stiamo sfruttando il nostro potenziale», spiega Thomas, responsabile del Garda Sporting club hotel (4 stelle). Business e privati, stranieri e italiani, al Park hotel Flora (4 stelle S): «La clientela è più variegata, rispetto all'estate». All'hotel Du Lac et Du Parc (4) l'autunno è stato buono, con «colleghi di lavoro italiani» e famiglie inglesi. Arriva dal mercato dell'Est la clientela del Grand hotel Riva (4): «Soprattutto cechi e slovacchi», spiega Lucia. Famiglie e gruppi, svizzeri, tedeschi e americani negli alberghi Oasi e Royal (4), confermano Dorina e il direttore Ciprian Lupu: «In autunno è andata molto meglio che ad agosto, per il brutto tempo». A Villa Nicolli (4), «lavoriamo bene con italiani, tedeschi e inglesi. Tante coppie giovani», spiega Susanna. «Autunno così così» per Valter Pederzolli dell'Alberello (3). «Clientela all'80% tedesca, in gruppi», spiega Tatiana Longhi del "Bella Riva". Ottobre ricco di pullman, dalla Germania, al Benacus (3) di Marco Merighi: «Dovremmo copiare da Merano, perché in questo periodo gli alberghi scoppiano».  Dal lago di Garda a quello di Tenno lo scenario cambia. In tristezza. Al Club hotel (3 stelle), Marlena Marocchi: «Molto male, anche ad agosto, ma dal 10 settembre in poi, non abbiamo più visto turisti. Siamo dimenticati». Qualche tedesco e italiani all'hotel Cristina (3). «Luglio è stato più calmo rispetto a settembre e ottobre. Ma comunque, qui in periferia è più fiacca», spiega Anna.  Torbole con il vento in poppa. Al Piccolo Mondo (4 stelle), Isabella Chiesa conferma: «Abbiamo avuto un gradito ritorno di tedeschi. Poi molti scozzesi e inglesi». Al Continental di Nago (4), Massimo Tonelli è «contento, c'è stato movimento, soprattutto dalla Germania».  Non c'è il lago, ad Arco, ma le diverse iniziative autunnali hanno favorito una buona affluenza di turisti. Ivo Boroni del Palace Hotel (4): «Abbiamo lavorato bene, rispetto all'estate. Astra e gli scacchi hanno portato qualche italiano in più». Alla Pace (3), Stefano Tamburini (neo direttore Amsa) fotografa «un settembre e un ottobre interessanti, grazie ai vari eventi collaterali importanti. Noi abbiamo avuto tanti inglesi e dall'Est. Bene anche nei campeggi». Stefano De Toni, gestore dell'albergo Olivo (3), conferma: «Dopo un'estate normale, ora tanti gruppi di tedeschi, sportivi e terza età, in calo italiani e famiglie». Al Villa delle Rose (4), Moira Paoli: «Settembre e ottobre con tedeschi e inglesi». Ma conferma: «La stagione si è prolungata ben oltre la metà di ottobre».

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