l’organizzazione

Alpini in cerca di 25 mila posti letto

Riunito il comitato per l’adunata nazionale del 2018: a caccia non solo di aree, servono anche palestre e parchi pubblici


di Sandra Mattei


TRENTO. Non solo a caccia di aree dove sistemare il popolo delle penne nere, in occasione dell’adunata del 2018, ma anche di palestre, di terreni dei privati e delle parrocchie. Come annunciato ieri sul Trentino, il Comitato organizzativo presieduto dal generale Renato Genovese si è riunito ieri in vista dell’adunata nazionale degli alpini nell’anno particolarmente significativo del centenario della fine della Grande guerra e dell’annessione di Trento all’Italia. Ieri la prima riunione ufficiale, che si è tenuta nella sede della sezione di Trento dell’Ana, in vicolo Benassuti, anche se una commissione logistica è già al lavoro da tempo. Tiene i contatti tra il Comitato organizzativo e la commissione, che s’intitola esattamente Accoglienza, trasporti, viabilità, Renzo Merler, vicepresidente della sezione Ana di Trento.

La commissione è formata da alpini, da ex funzionari del Comune e della Provincia e si riunisce con cadenza settimanale. «Noi calcoliamo - esordisce Merler - di trovare sistemazione per 25 mila persone, escluse quelle che hanno già prenotato gli alberghi». Ricordiamo che per quanto riguarda le prenotazioni (come anticipò il Trentino già a novembre scorso) i 1530 posti letto di Trento sono tutti esauriti da mesi, ma si stanno riempendo anche quelli delle valli. Precisa Renzo Merler: «Sono esauriti anche quelli della Valsugana fino a Borgo e ci si sta rivolgendo perciò anche delle Valli di Non e di Sole. Noi stiamo privilengiando le valli collegate al capoluogo con la ferrovia, in modo da non incrementare il traffico di auto private».

Per l’adunata nazionale si calcola che saranno sold out anche gli alberghi di Rovereto e del Basso Sarca. La novità per quanto riguarda Trento è che si allestiranno due cittadelle: una della protezione civile con l’ospedale da campo in piazza Dante, l’altra militare nel parco Santa Chiara, dove si faranno dimostrazioni di come funzionano le operazione di peace - keeping. Delle aree destinate agli accampamenti è stato detto: saranno utilizzate in accordo con Provincia e Comune di Trento quelle ex Italcementi, del Not, dell’ex cittadella militare di Mattarello, della zona del Marinaio, del Palasport e quella destinata al camping comunale. Qui si accamperanno tende e camper, ma non basta. Serviranno anche palestre e sale parrocchiali. Già nella lista quelle del Palaghiaccio e delle scuole. L’altra grande partita riguarda i parcheggi: sono attesi più di 2 mila pullman, solo nella mattina di domenica 13 maggio (l’adunata è dall’11 al 13) se ne prevedono 1800. «Puntiamo ad occupare le aree a nord e sud ovest della città, garantendo il collegamento con l’ospedale, per poterlo raggiungere senza intralciare la viabilità. Ci saranno anche parcheggi riservati ai residenti che dovranno lasciare libere le strade destinate alla sfilata e quelle che saranno off limits. Il 12, 13 e 14 maggio c’è l’adunata nazionale a Treviso, dove sono attese in camper e negli accampamenti 18 mila persone. Sarà un’occasione per capire come si sono organizzati loro e per capirne eventuali limiti. Questo ci sarà d’aiuto, anche se sappiamo che l’impatto dell’adunata del 2018 sulla nostra città sarà ben maggiore».

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