Alloggi sfitti nel mirino del Comune

Imu, la tassa potrebbe salire al 10,6 per mille. Prime case, non si andrà sopra il 4


Chiara Bert


TRENTO. Tassare di più le seconde case, in particolare gli alloggi sfitti. È questa la linea del Comune di Trento, che in questi giorni sta passando in rassegna le varie opzioni (e il relativo gettito) della nuova Imu anticipata dal governo Monti al 2012. Nessuno prende invece in considerazione l'idea di aumentare (oltre il 4 per mille) l'aliquota sulla prima casa. I tecnici della Ragioneria di palazzo Thun sono al lavoro, già nelle prossime ore il sindaco Alessandro Andreatta potrebbe avere in mano le prime simulazioni da sottoporre alla giunta.

Non ha fatto tempo a risolvere il problema degli espropri, incamerando dalla Provincia l'impegno a pagare le spese aggiuntive, ed ecco che il Comune si è ritrovato sul groppone una nuova mazzata. Sono i 9 milioni che la manovra Monti ha chiesto ai Comuni trentini (e che la Provincia potrebbe decurtare dai trasferimenti), di cui circa il 40% finirà a carico del capoluogo. L'amministrazione ha davanti a sé due strade: nuovi tagli o aumenti delle aliquote Imu. Sul primo fronte si è già spremuto fino all'osso, dunque per incamerare nuove entrate non resta che la leva fiscale.

Il sindaco per ora non parla, in attesa di avere in mano dati certi e qualche sicurezza in più dalla Provincia. La manovra Monti ha fissato le aliquote base ma ha dato ai Comuni un margine di autonomia: sulla prima casa l'aliquota del 4 per mille potrà essere aumentata o ridotta del 2 per mille; sulle seconde case rispetto al 7,6 per mille si potrà alzare o diminuire del 3 per mille. Con le aliquote standard nelle casse dei Comuni entrerebbe pochissimo, visto che gran parte del gettito finirà allo Stato. Palazzo Thun ha già escluso qualunque aumento sulla prima casa, su cui già pesa la reintroduzione della tassa. L'attenzione è tutta spostata sulle seconde case, in particolare sugli alloggi sfitti oggi gravati da un'aliquota del 9 per mille che potrebbe aumentare fino al 10,6.

A Trento gli appartamenti vuoti sono moltissimi, 4 mila secondo i dati forniti a fine novembre in commissione dal Servizio statistica della Provincia. Verosimilmente quasi tutti seconde abitazioni. Aumentare la tassazione potrebbe essere una strada per incassare di più pesando sui ceti più abbienti che possiedono più immobili di proprietà.Una via che il Comune aveva già considerato con la vecchia Ici. «Credo ci possa essere condivisione sull'aumento dell'aliquota sulle case sfitte, ma per questo dipendiamo da una legge provinciale», spiegava il sindaco Andreatta lo scorso marzo presentando le linee guida per la costruzione del bilancio. Nessuno allora poteva prevedere il ritorno dell'Ici (che ora si chiama Imu).













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